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Magda Negri

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Vidi per la prima volta Dario Fo con il suo” Mistero Buffo” in una fabbrica occupata di Novara nel ‘67/’68 e poi a Milano dove frequentavo l’Università persi pochi dei suoi spettacoli. Vis comica pura, un mostro della comunicazione.

Ho poi conosciuto approfonditamente sua moglie Franca Rame in Senato dal 2006-2008. Era con Di Pietro, sempre rigorosissima negli interventi e nel lavoro d’aula pur facendo fatica perché aveva problemi di vista: i suoi grandi occhiali scuri non erano solo un particolare estetico. Sempre donna bellissima, solo un po’ curva, mangiavamo spesso insieme e parlava con ironia e immenso affetto di quel suo marito, compagno, amante, fratello ecc. Difficile convivere con Dario Fo.

Quando Franca è morta, incontrai Dario Fo  sul treno Torino-Milano, in seconda classe, con due giovani assistenti, una grande sciarpa rosa, sembrava sereno e io non ho avuto il coraggio di presentarmi a lui e dirgli che avevo conosciuto bene Franca. L’ho visto poi in televisione nella sua ultima appassionata battaglia politica. E’ stato un uomo che non ha mai smentito se stesso, ma penso che dopo la morte di Franca anche  lui fosse un po’morto dentro.

Addio Dario.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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