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Magda Negri

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Tenere non basta, il PD deve preparare l'alternativa



Analizziamo a fondo il voto amministrativo: questo è un voto che segna un'epoca, una svolta.
È il primo voto dopo l'ingloriosa fine del governo Berlusconi e l'inizio del governo Monti.
Altissima l'astensione. Il PDL ha perso circa 175 mila voti, il PD tiene ma tiene in discesa: bene resistere di più rispetto agli altri partiti, comunque abbiamo perso 91 mila voti, tantissimi rispetto al 2010. Il Movimento 5 Stelle porta a casa 200 mila voti in più. Il problema non è il Movimento 5 Stelle, il problema è cogliere questo vuoto che si è creato al centro per poter preparare l'alternativa.

Attenzione: la "caccia" al governo Monti può costare cara



Qualcuno pensa che il nervosismo dei partiti sia dovuto al fatto che tra pochi giorni si vota per le amministrative. Può essere.
Io ho un'altra preoccupazione: che sia cominciata da parte di settori del PDL e del PD, oltre che da parte di IdV e Lega, una specie di "caccia" al governo Monti. Questo può essere molto pericoloso. Delle due l'una: o la crisi italiana è ancora gravissima, come tutto sembra testimoniare, e quindi c'è bisogno di questo governo eccezionale - una specie di comitato di guerra - per risanare il paese, oppure la situazione si è normalizzata, e allora non ha senso alcuno supportare un simile governo.
La seconda fase del governo Monti ha bisogno del contributo di tutte le forze sociali, politiche e partitiche per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi e rifondare il sistema politico. Se non sarà così il PD pagherà un alto prezzo.

Le elezioni francesi e l'onda populista



Cosa ci dicono fino ad ora le elezioni presidenziali francesi? Che i governi in questa fase di crisi vengono puniti, che ciò che separa Sarkozy da Hollande non è molto, che però è molto importante che il presidente uscente sia in svantaggio (non era mai successo), che c'è un grande numero di voti della destra populista e razzista intorno a Marie Le Pen.
Vedremo tra quindici giorni e vedremo come il risultato influirà sulle dinamiche europee. Certo, se si affermasse un centro sinistra con un programma riformista vero che isola le posizioni estreme sarebbe un fatto positivo. L'onda populista è insidiosa, occorre una controproposta riformista.

Monti torna dall'Asia: problemi aperti



Monti ha cercato investitori in Asia e ha riportato in patria credito, apprezzamento, una nuova immagine dell'Italia. Un viaggio positivo.

In Italia lo attendono la questione della riforma del mercato del lavoro: spero che non si scambi tra una minore riforma dell'articolo 18 con il mantenimento dell'emarginazione dal mercato del lavoro dei giovani. Confido comunque che sarà una riforma che farà progredire la situazione attuale.

Altro tema che aspetta monti è la riforma elettorale. La questione morale, poi, incombe su tutti i partiti, allontanando ancora di più i cittadini dalla dimensione alta della politica.

Bene la direzione PD: ora vigili sulla riforma elettorale



L'esito della direzione del PD è stato positivo: grande unità e buona discussione.

Bene che si sia riconosciuto che l'articolo 18 va cambiato, positiva la voglia di difendere le parti "buone" della proposta Fornero e la scelta di accelerare sulla riforma elettorale.

Meno bene il no ad Ichino e la confusione di posizioni relative all'articolo 18.

Sul merito della riforma elettorale però bisogna essere vigili: non si può negare ai cittadini di scegliere il proprio governo!

Riforma del lavoro e questione RAI



Si sta concludendo in modo abbastanza soddisfacente la riforma del mercato del lavoro, materia ben più ampia dell'articolo 18, che avrà una manutenzione parziale. La mia preoccupazione è che restino senza tutele quei lavoratori che non potranno essere riconfermati per motivi economici. Continuo a pensare che la proposta Ichino fosse migliore, più di aiuto al lavoratore.

Questione RAI: sono d'accordo con la proposta di Bersani di un amministratore unico, di togliere le mani dei partiti dalla RAI. Che si possa fare questo in pochi mesi mi sembra difficile.

È un segnale importante inoltre che Monti abbia preso degli impegni per la battaglia contro la corruzione.

Il PDL è schizofrenico: un po' appoggia il governo e un po' se ne discosta. Credo che la situazione si chiarirà nei prossimi mesi.

Donne: nulla vi sarà regalato



Voglio dedicare questo otto marzo alle giovani donne italiane, che sono brave, studiano, spesso più dei maschi, ma temono di avere scarse opportunità di realizzazione lavorativa. Alle donne italiane verso le quali la società è molto spesso matrigna, come dimostra il deficit di occupazione che continua ad affliggerle. Bene ha fatto Monti ad aver tolto il 35% percento di Irap alle aziende che impiegano donne di ogni età.

Le donne che fanno tanta fatica ad emergere in ogni settore credo meritino una riflessione consapevole. La mia generazione ha rotto molti tabù sulla libertà sessuale e sull'autodeterminazione, contribuendo a cambiare questo paese. Ma molto rimane da fare.

Auguri alle donne che continueranno la battaglia che noi abbiamo cominciato: nulla vi sarà regalato.

TAV: non è questione di ambientalismo



Molto giustamente Luciano Violante scrive su L'Unità di ieri una cosa di cui ci eravamo già accorti da tempo, ovvero che le frange violente del movimento presente in Val Susa hanno fatto un salto di qualità: siamo in presenza ormai di gruppi di violenti professionalizzati. Non a caso Perino, leader del movimento, dice che in Val Susa c'è una guerriglia a bassa intensità. Io credo che sia irricevibile la proposta dei sindaci di sospensione del cantiere.

Non è questione di ambientalismo: in Francia, dove pure gli ambientalisti non mancano, sono tutti convinti dell'utilità dell'opera. Siamo ormai in presenza di un'altra dimensione, di un uso politico della vicenda Val Susa.

Vendola dice che non si sente ancora di definire gli elementi estremi della protesta dei "provocatori", mentre quando c'è da bollare come non di sinistra Veltroni non ha esitazioni...

PD: serve autonomia sul tema del lavoro



L'intervista di Veltroni su Repubblica - buona, intelligente e moderata - ha creato qualche reazione di troppo in qualche giovane dirigente del PD poco adatto a svolgere operazione di sintesi.

Il PD non può essere una cinghia di trasmissione del sindacato. Sulle questioni della riforma del mercato del lavoro il PD deve elaborare una sua proposta autonoma e sostenerla con coerenza. L'autonomia del partito deve essere a 360 gradi: da Monti e dalle basi sociali di riferimento.

Non deve accadere come quando la FIOM sfilava sotto Botteghe Oscure contro Berlinguer o come quando il PC difese ad oltranza una scala mobile che doveva essere cambiata.

Ritengo che nel partito i tempi siano maturi per essere autonomi, nel rispetto reciproco.

No alle Olimpiadi, si all'Ici per la Chiesa: elementi di riformismo coraggioso



Il governo Monti decide: ha deciso di non candidare l'Italia alle Olimpiadi - di certo una scelta di grande prudenza - ha deciso che la Chiesa pagherà l'ICI che deve sugli immobili usati per fini commerciali, non adibiti esclusivamente al culto.

Il governo Monti sta gradualmente mettendo in agenda un riformismo coraggioso, anche se, con l'Italia in recessione, il momento è molto difficile.

Cosa dobbiamo fare noi parlamentari, uomini e donne di partito? Riforma dell'articolo 49, riforma della natura giuridica dei partiti, riforma della legge elettorale, grande investimento sulla capacità dei cittadini di credere in una politica nuova ritengo debbano essere le prossime mosse.

Sono convinta che nei partiti e nel PD ci sia ancora grande forza politica, nonostante tutto.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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