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Magda Negri

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TAV: non è questione di ambientalismo



Molto giustamente Luciano Violante scrive su L'Unità di ieri una cosa di cui ci eravamo già accorti da tempo, ovvero che le frange violente del movimento presente in Val Susa hanno fatto un salto di qualità: siamo in presenza ormai di gruppi di violenti professionalizzati. Non a caso Perino, leader del movimento, dice che in Val Susa c'è una guerriglia a bassa intensità. Io credo che sia irricevibile la proposta dei sindaci di sospensione del cantiere.

Non è questione di ambientalismo: in Francia, dove pure gli ambientalisti non mancano, sono tutti convinti dell'utilità dell'opera. Siamo ormai in presenza di un'altra dimensione, di un uso politico della vicenda Val Susa.

Vendola dice che non si sente ancora di definire gli elementi estremi della protesta dei "provocatori", mentre quando c'è da bollare come non di sinistra Veltroni non ha esitazioni...

PD: serve autonomia sul tema del lavoro



L'intervista di Veltroni su Repubblica - buona, intelligente e moderata - ha creato qualche reazione di troppo in qualche giovane dirigente del PD poco adatto a svolgere operazione di sintesi.

Il PD non può essere una cinghia di trasmissione del sindacato. Sulle questioni della riforma del mercato del lavoro il PD deve elaborare una sua proposta autonoma e sostenerla con coerenza. L'autonomia del partito deve essere a 360 gradi: da Monti e dalle basi sociali di riferimento.

Non deve accadere come quando la FIOM sfilava sotto Botteghe Oscure contro Berlinguer o come quando il PC difese ad oltranza una scala mobile che doveva essere cambiata.

Ritengo che nel partito i tempi siano maturi per essere autonomi, nel rispetto reciproco.

No alle Olimpiadi, si all'Ici per la Chiesa: elementi di riformismo coraggioso



Il governo Monti decide: ha deciso di non candidare l'Italia alle Olimpiadi - di certo una scelta di grande prudenza - ha deciso che la Chiesa pagherà l'ICI che deve sugli immobili usati per fini commerciali, non adibiti esclusivamente al culto.

Il governo Monti sta gradualmente mettendo in agenda un riformismo coraggioso, anche se, con l'Italia in recessione, il momento è molto difficile.

Cosa dobbiamo fare noi parlamentari, uomini e donne di partito? Riforma dell'articolo 49, riforma della natura giuridica dei partiti, riforma della legge elettorale, grande investimento sulla capacità dei cittadini di credere in una politica nuova ritengo debbano essere le prossime mosse.

Sono convinta che nei partiti e nel PD ci sia ancora grande forza politica, nonostante tutto.

Primarie: necessaria una riflessione



Liberalizzazioni e riforma dei contratti di lavoro impegneranno duramente il PD e il governo Monti nei prossimi giorni.
Vorrei però parlare di una questione non economica: Genova e le primarie.
Considero molto negativo il fatto che diminuisca nell'arco di 5 anni la percentuale dei votanti.
È negativo inoltre che un sindaco, pur criticato, venga delegittimato dopo il primo mandato: se un partito non punta sul sindaco uscente espone ai venti della critica il suo principale candidato.
Bisogna riflettere sul ruolo delle primarie: non sono naturali le primarie di coalizione, però, se si decide di farle, è necessario un percorso politico democratico che porti all'individuazione di un singolo candidato PD.

Una fase nuova dopo Lusi



Il Presidente Napolitano a Bologna in occasione della sua laurea ad honorem, nel suo bellissimo discorso sulla politica parla dei partiti: non c'è movimento culturale, sostiene, che possa sostituire i partiti, anche quando sbagliano, anche quando tradiscono la loro missione. Penso che questo ci riguardi particolarmente, in questi giorni.

Il caso Lusi testimonia una grande crisi. Abbiamo sbagliato quando, costituendo il PD, abbiamo accettato che i finanziamenti pubblici dal 2006 al 2010 rimanessero separati. Allora c'erano tanti debiti, non ci si sposa portando in dote tanti debiti. Adesso però possiamo sanare la situazione: chiarite le responsabilità individuali, tutto ciò che resta dei finanziamenti pubblici e di DS e Margherita venga messo in un unico conto si distribuiscano - io propongo - alle federazioni, ai circoli di base.

Si può chiudere una fase e incominciare anche se tardi una fase nuova.

PD: cosa chiedere a Monti?



Il PD ha ha tenuto la settimana scorsa un'assemblea nazionale che ritengo discretamente riuscita, i membri dell'assemblea erano molto istituzionali.

Nel corso dell'assemblea il partito si è chiesto come porsi nei confronti del governo Monti: unitariamente è stato deciso di sostenere questo governo. Bersani ha detto che i membri di questo governo sono "persone di serie A", che dicono finalmente la verità a questo paese.

Però se il PD vuole essere incisivo deve fare ancora qualche passo avanti: bisogna decidere cosa chiedere a Monti. Più liberalizzazioni? Più incisività nella riforma del mercato del lavoro? Oppure correzioni minime?

Questa settimana: liberalizzazioni, Europa e assemblea PD



Questa settimana sarà importante: vedremo con chiarezza qual è la latitudine del decreto del governo in tema di liberalizzazioni. La reazione corporativa è feroce e inaspettata, per alcuni versi intollerabile.

Molto importante sarà anche anche stesura della mozione unitaria sull'Europa che sarà il biglietto da visita con cui Monti cercherà di convincere che il downgrade di Standard & Poor's descrive una situazione ma non gli intenti politici di chi ha dato un segnale di svolta.

È importante infine anche l'assemblea che farà il PD, prima grande occasione politica di discussione nella nuova fase. Mi auguro che tutti ci vadano, che possano intervenire e che ci si ascolti. Io, che solitamente sono una grande ottimista, non mi aspettavo questa curva verso il basso di tutti i dati macroeconomici europei.

Scuola e difesa: buoni i programmi



Vorrei dare un bel voto a due ministri: al ministro dell'istruzione Profumo e al ministro della difesa Di Paola.

Ieri Profumo ha presentato il suo programma di governo in modo accattivante. Rafforzamento tecnologico, collegare il sapere allo sviluppo tecnologico delle città, diversificare in due canali i ricercatori (ricercatori universitari e ricercatori per la pubblica amministrazione e per il sistema industriale), sperimentazioni forti sulle autonomie scolastiche, uso "ingegneristico" delle risorse - che non saranno crescenti - alcune delle idee espresse dal ministro. L'aspirazione di fondo è un collegamento forte tra scuola e lavoro seguendo le migliori esperienze europee

Sempre ieri, il ministro Di Paola ha delineato un modello di difesa urgente: minor numero di uomini, difesa degli investimenti anche degli f35, che saranno meno di cento, per un sistema di difesa europeo che dovrà competere anche col sistema statunitense.

Evasione fiscale: possibile ottenere risultati significativi



Aspettiamo l'esito dei colloqui di Monti con i capi di stato europei. È evidente che si cerca di far apprezzare il risultato delle prime misure per dare nuova fiducia al Paese.

Vorrei intanto fare una esplicita pubblicità a La Repubblica e alle sue bellissime inchieste su come sia possibile combattere l'evasione fiscale in Italia e su come il governo si sia già dato gli strumenti per farlo.

Penso che occorra una mobilitazione civile: chi accetta di non pagare la fattura è corresponsabile. È possibile ottenere a risultati significativi.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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