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12 settembre 2007

By 13/09/2007Maggio 27th, 2024Politica

La ripresa parlamentare è piuttosto intensa. Alle ore 11,30 come Ufficio di Presidenza della Giunta per le elezioni decidiamo di “chiudere” le relazioni sugli esiti dello spoglio delle sette regioni sotto osservazione, e di incominciare l’esame delle sezioni estere. A questo Berlusconi affida la possibilità di denunciare la non legittimità della maggioranza in Senato.

In mezzo, ci saranno  le autorizzazioni a procedere verso i Senatori Grillo, Cominciali e La Torre per le intercettazioni Unipol. Materia incandescente. Calvi mi anticipa la lettura della sua relazione a difesa di D’Alema, alla Camera, ma noi dobbiamo ancora ricevere le memoria difensive dei senatori in questione. Se non arriveranno presto dovremo sollecitare una loro audizione.

Marini è molto preoccupato che, di fronte all’interventismo di Giovanardi alla Camera, il Senato appaia una Camera dormiente o in sabbiatrice.

Il pomeriggio trascorre fra lavoro di Commissione e d’Aula. Sono in discussione varie mozioni sui trasporti, l’immagine femminile nei media, etc.

Alle ore 20,30 si riunirà il collettivo delle “Democratiche”. Sosteniamo candidati  diversi a Segretario, sia a livello nazionale  che regionale, ma è rimasto intatto il nostro spirito e la nostra capacità di lavoro unitario.

C’è amarezza, fra i banchi del Senato, per gli infiniti casini che tormentano le vicende regionali, e che hanno già offuscato l’immagine e la scommessa del PD.

Il paradosso è che i più amareggiati sono in genere quelli che guidano le nostre singolari guerre fratricide.

Incontro Morgando fra un drappello di senatori popolari, e naturalmente lo rassicuro che il mio appoggio a Susta non implica nessuna inimicizia o mancanza di stima nei suoi confronti.

E’ un gran gentiluomo, e un amico, e mi abbraccia (credo) con convinzione.

Guerriglie ovunque. Scopro che in Veneto, il mio amico cattolici/liberal, ex Sottosegretario Giaretta ha apertamente osteggiato l’iniziativa di Cacciari di candidare la giovane e brillante Senatrice di Treviso, Simonetta Ruminato, che ha sempre visto in lui  un maestro e un esempio. Simonetta non sapeva cheil candidato “vero” era Giaretta da tempo, e aveva ingenuamente dato la sua disponibilità.

Mi dice che non ha avuto la solidarietà di donna. Ma perché Cacciari non le aveva prospettato i patti già conclusi?

Potrei fare un romanzo-gossip per quasi ogni Regione Italiana.

Tempi di frammentazione. Non ci sono partiti, né correnti, ma “pulviscoli” di ambizioni piccole-piccole, qualche megalomania, ed infiniti impazzimenti burocratici.

Comunque, non è polvere di stelle.

PS: il mio amico Morgando è con il corpo in Aula, ma con lo spirito totalmente in Piemonte.

Ormai è una cosa sola con il telefono.

Sarà una gara bella senza coltelli fra i denti e il sangue agli occhi.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO