In Senato si intrecciano due filoni di pensiero: come votare l’Assemblea Costituente e come selezionare l’agenda del governo. Nel complesso però restano pensieri senza azioni: i senatori e i deputati, che pur sarebbero l’ossatura parlamentare del partito dell’Ulivo, non vengono ascoltati su nulla.
Il nostro lavoro resta confinato alle Commissioni di merito, e in aula votiamo (con minime correzioni) decreti governativi.
Con qualche simpatica stranezza: nella VII Commissione il Capogruppo di AN, Valditara, scontentissimo del regolamento di Mussi per i ricercatori universitari, ogni volta che ci riuniamo, cambia l’odg e fa una breve lezione sulle tipologie di reclutamento nei vari paesi. Dice che continuerà il suo excursus fino a quando Mussi non ritirerà il regolamento. Mah…
Comunque, uno stile di eccezione “radicale” simpatica. In aula si discute della delega al Governo per emanare un testo unico per il riassetto normativo in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Domani il decreto sui rifiuti della Campania.
Rifiuti… Le intercettazioni del caso Unipol sono rifiuti? No, verità che viene a galla. Il modo è pericoloso, ma, come si dice, “oportet ut scandala eveniant”. Verità politica peraltro già risaputa.
Spero sia tutta ancora in audio-video la Direzione dei DS dell’11 gennaio 2006.
Per fortuna ci furono i Napoletano, i Morando, i Bassanini.
Visco difese strenuamente l’operazione Unipol-BNL. Con lui la maggioranza dei dirigenti DS.
Avevano torto.