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15/16 maggio

Riprendo con un po’ di ritardo la cronaca e – a questo punto – la riflessione sul Family Day.
A Roma la folla di Piazza Navona non era contro i DS, presenti a ranghi minimi e senza bandiere. Ha accolto abbastanza bene la prima parte dell’intervento di Manconi e l’intervento scritto di Barbara Pollastrini. Di estrema e provocatoria volgarità, invece, la conduzione di cecchi Paone, che chiama più volte “democristiani” i DS assenti e “fascisti-reazionari” i partecipanti alla manifestazione di S. Giovanni.
Ma il conduttore-provocatore è solo. I cantanti, gli artisti, chiamati sul palco ironizzano e sdrammatizzano.
Anche la vecchia leader liberale Beatrice Rangoni Macchiavelli, il repubblicano Del Pennino, i dirigenti dello SDI ricevono affettuosi applausi.
Il clima è buono.
Si ricorda il divorzio e si pensa ai DICO. Una manifestazione filogovernativa.
Il giorno dopo Consiglio Nazionale (ora battezzato Comitato per la Costituente dei DS) ruota – con palese imbarazzo – sulla scelta (ufficiosa, ufficiale, presa da chi, dove?) del costituendo PD di astenersi,, e guardare con attenzione politica ad entrambe le piazze.
C’è fatica e reticenza nella nostra discussione. I pesi non sono equivalenti, i messaggi neppure.
Penso insomma che – al di là delle scelte personali – andasse meglio analizzata la composizione dei manifestanti di P.zza S. Giovanni /più ACLI o più Comunità di S.Egidio o più neocatecumenali e movimenti neo spiritualisti?) le sue esplicite motivazioni (no ai DICO) ed eccellenza antropologica della famiglia “naturale” fondata sul matrimonio) e le motivazioni (sì ai DICO, tutela ed estensione dei nuovi diritti) di Piazza Navona. Al di là delle stupide provocazioni del conduttore. Intervengo in questo senso al Consiglio Nazionale.
Le perplessità e le ostilità alla gestione di Fassino (forse obbligata) sono molte ed esplicite.
Ottimo l’intervento di Gianni Cuperlo. Ma come si farà per il futuro, a non essere né equidistanti né indifferenti? Facendo buone leggi, certo. Ma quando sono in ballo i principi? Per ora decidiamo di mandare una folta delegazione dei DS al Gay Pride di Giugno. Perché non l’abbiamo fatto per Piazza Navona? Su temi più generali e tranquilli per tutti? Molti se lo chiedono. Fascina non lo spiega. Capisco che stiamo preparando una ritirata tattica sui Dico. Così al Senato non passano, per l’opposizione dei teodem della Margherita e dell’UDEUR.
Forse la proposta di Alfredo Biondi sui “patti di convivenza solidale”porterebbe un’intesa.
C’è qualche persona di buona volontà tra i laici dell’opposizione.
Il mio amico Giorgio Tonini, che da buon cattolico democratico fan del PD non dispera neppure della gerarchia cattolica, pensa che riusciremo a trovare un varco, e a legiferare qualcosa sui diritti delle coppie conviventi anche gay. Una breccia, ci basterebbe una breccia…

Nel pomeriggio la Lega fa ostruzionismo sul ddl di ripiano dei debiti sanitari, che peraltro toglie il ticket dei 10 euro sulla diagnostica.
Abbiamo pochissimi giorni per votarlo.
Se decade, c’è una voragine di debiti per tre regioni.

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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO