Il due giugno, festa della repubblica, ha sempre avuto un significato intenso e contemporaneo per me e per nulla retorico. Anche quest’anno ho trovato emozionante la sfilata della associazione d’arma, sempre più anziani i suoi componenti, quelli che la guerra l’han fatta davvero. Ottima la scelta di Napolitano di premiare come Cavalieri della Repubblica non solo distentesi per lavoro (tifo per Borgogno diventato Cavaliere), ma agli italiani sopravvissuti ai campi di lavoro forzato nella seconda guerra mondiale. I giovani soldati abbandonati dopo l’8 settembre. Questi ultra ottantenni han ricevuto il riconoscimento con incredibile fierezza.