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7 febbraio 2007

By 09/02/2007Maggio 27th, 2024Politica

Il lavoro d’aula è piuttosto ridotto. Votiamo il provvedimento sul disagio abitativo e non riusciamo (7 astenuti) a votare le dimissioni dei sottosegretari Giaretta e Danieli (Margherita). E’ una storia che si ripete con una certa triste continuità. O Prodi è in grado di provvedere d’autorità, revocando le deleghe a Sottosegretari e Ministri che sono anche senatori, e consente la migliore  agibilità dei lavori parlamentari, o sarebbe meglio non provarci più e smettere di esporre la maggioranza a queste figure.
In serata, c’è un’animata discussione al gruppo dell’Ulivo voto della scorsa settimana in merito alla comunicazione del Ministro Parisi. Abbiamo sbagliato – questo emerge con chiarezza – non tanto nella concitata conduzione d’Aula, quanto nella sottovalutazione politica della non praticabilità della mediazione cui era arrivata l’Unione. L’esito della mediazione con la sinistra radicale non può essere il “paradosso politico” della non consonanza con il Governo.
Apprendiamo da Anna Finocchiaro che anche la timida proposta dell’Ulivo di scrivere nell’odg “il Senato apprezza le comunicazioni del Ministro Parisi” era stata rifiutata da Rifondazione, e si era optato per “prende atto”. Mah, quando si arriva nella terra di nessuno, della non politica, bisogna fermarsi.
La discussione continuerà domani mattina. Votiamo a voto palese il Comitato Direttivo e i Segretari del Gruppo, anche se il Regolamento prevede d’obbligo il voto segreto. Non sono sicura che sia legittimo e che questo generoso unanimismo non apra problemi. I gruppi sono organi costituzionali, il regolamento non può essere eluso.

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MAGDA NEGRI

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