Le separazioni e i divorzi in Italia sono in continuo aumento. Nel distretto del Lazio, ad esempio, nel 2008 sono aumentati rispettivamente del 14,2% e del 12%.
Per questo la Lega italiana per il divorzio breve ha chiesto ieri alle Commissioni giustizia di Camera e Senato di calendarizzare quanto prima le proposte di legge per la riforma della legge sul divorzio, oggi giacenti. Lo ha fatto con una lettera e con una conferenza stampa cui ho partecipato, dal momento che ho presentato una proposta di legge (la potete trovare qui di seguito in Leggi Tutto) .
Alla Camera ce ne sono quattro. E ce ne sono tre al Senato, dove si sta discutendo di ordine pubblico, ma la discussione sulla riforma della legge sul divorzio potrebbe essere calendarizzata. Bisogna riportare il focus anche su questo problema'. E' tempo ''di introdurre correttivi a una legge che ha piu' di 30 anni.
DDL sul divorzio breve | |
Presentato dalla sen. Negri il 30 luglio 2008 – Modifiche alla legge 1o dicembre 1970, n. 898, recanti semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi per l'ottenimento del divorzio. I tempi della intera procedura sono destinati a rimanere estremamente lunghi anche nel caso di accordo di entrambi i coniugi, non solo rispetto alle condizioni del divorzio, ma anche circa la definitività del fallimento matrimoniale. L'attuale sistema mostra per tal verso una pressoché assoluta impermeabilità alla volontà e alla responsabilità degli individui. Nell'intenzione di porre rimedio a questa situazione, valorizzando la volontà e la responsabilità dei singoli, miriamo, attraverso le cennate modifiche, ad abbreviare i tempi per ottenere il divorzio anche in caso di disaccordo di uno dei coniugi e a snellire ulteriormente la procedura, prevedendo la possibilità di eliminare del tutto la procedura della separazione personale in caso di accordo dei coniugi su tutte le condizioni che li riguardano. La snellezza della procedura avrebbe effetti positivi anche in termini di carico di lavoro gravante sulla giustizia civile. Il sistema eventualmente risultante a seguito delle modifiche permetterebbe: a) in caso di domanda di divorzio avanzata da uno solo dei coniugi di proporre la richiesta decorso un anno dalla data del passaggio in giudicato della sentenza che dichiara la separazione giudiziale fra i coniugi, ovvero dalla data di omologa della separazione consensuale; b) in caso di domanda congiunta dei coniugi, il ricorso per ottenere lo scioglimento del matrimonio potrebbe essere direttamente proposto anche in assenza di una previa richiesta di separazione personale. In questo sistema i coniugi, quando consensualmente decidono di porre fine al loro matrimonio, hanno la possibilità di scegliere se passare prima attraverso il procedimento di separazione personale e successivamente quello di divorzio, oppure se intraprendere immediatamente la strada del divorzio. DISEGNO DI LEGGE
Art. 1. 1. La lettera b) del numero 2) del comma 1 dell'articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, e successive modificazioni, è sostituita dalla seguente: «b) è decorso un anno dalla data del passaggio in giudicato della sentenza che dichiara la separazione giudiziale fra i coniugi, ovvero dalla data di omologazione della separazione consensuale ovvero quando è intervenuta separazione di fatto che sia iniziata prima del 18 dicembre 1970. In tali casi la separazione non deve essere stata interrotta. L'eventuale interruzione della separazione deve essere eccepita dalla parte convenuta». Art. 2. 1. Dopo l'articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, e successive modificazioni, è inserito il seguente: «Art. 3-bis. – 1. La domanda congiunta di entrambi i coniugi per lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio può essere proposta anche in assenza di domanda per la separazione personale». |