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Alaa la “regina nubiana” simbolo rivolte contro il presidente Bashir

By 12/04/2019Attualità
Dopo la rivolta del popolo, specialmente dei giovani algerini che hanno impedito la ricaduta del vecchio e malatissimo Bouteflika, in Sudan sono le donne giovani, capeggiate da Alaa Salah, studentessa di ingegneria all’ Università di Khartoum, a chiedere le dimissioni di Omar al-Bashir, il presidente che da trent’anni guida il paese in modo autoritario e che ha ripristinato la sciaria.
Nessun paragone con il tempo delle primavere arabe, ma non è possibile non vedere che fermenti di libertà e di democrazia stanno rinascendo in alcuni delicatissimi paesi africani.
A fare da contraltare la Libia ci parla d’altro: di un paese fallito dove solo le armi e la diplomazia internazionale riescono ad essere in campo.
L’Europa che nascerà dal voto di maggio non potrà non essere interlocutrice dell’Africa.
Il Mediterraneo le appartiene, e non solo le larghe pianure che portano da Berlino alla Russia.
 
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MAGDA NEGRI

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