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Ancora sulla laicità… 17 dicembre 2007

By 17/12/2007Attualità

Stiamo a vedere. Giungono indiscrezioni vaghe su un dibattito e una stesura complessa del  Manifesto dei valori del Pd sul rapporto religione-spiritualità-democrazia. Da laica senza aggettivi mi ritrovo nelle considerazioni di Scalfari pubblicate domenica, che valgono certo anche come monito e punto di vista di una vasta opinione pubblica, specie del Nord (colta e urbanizzata), sul baricentro culturale del Pd. Per l'intanto, nonostante la "minaccia laicista", contro cui tuona la gerarchia cattolica, i Cus-Dico sono al palo.  I poveri consiglieri comunali di Roma vengono intimiditi, perché non si azzardino neppure a prevedere un registro delle coppie di fatto.

Oggi l'Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi chiede al presidente della Commissione Sanità del Senato Ignazio Marino di legiferare per aiutarli di fronte alla morte e – finalmente – sul testamento biologico.
Questi i fatti. Le idee e il loro percorso sono varie e ricche. E antiche. Habermas va ascoltato. Il ruolo pubblico dlele religioni può essere accolto da un'etica liberale e da una concezione liberale della politica. Le questioni bioetiche dischiudono problematiche inedite… tutto vero… ma il dibattito delle idee non può fornire a lungo alibi per l'impotenza della politica. La Chiesa anglicana ha a lungo dibattuto e alla fine consentito addirittura  alla ricerca sugli embrioni ibridi. Ma il credente, orgogliosamente credente, Tony Blair, avrebbe comunque legiferato e operato. Sul principio di precauzione e i limiti che la scienza deve autoimporsi non dobbiamo cadere in insopportabili ipocrisie. La scienza non può darsi limiti. E' la società e la politica che devono tracciare confini per gli esiti delle ricerche scientifiche e la loro applicabilità.

Nella scoperta dell'energia atomica c'era la possibilità di Hiroshima? Si doveva non ricercare l'energia atomica, la si deve bloccare ora?

Il Pd deve accettare "pensieri lunghi", non subire incursioni sul terreno della legislazione più puntuale. Ne va della nostra autonomia, della riconoscibilità stessa del profilo di partito dell'innovazione e della qualità del vivere civile!

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MAGDA NEGRI

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