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Armi culturali

By 01/11/2018Attualità
Forse non interessa a nessuno ..ma voglio comunicarvi, in questa giornata grigia, che incomincio ad avere pensieri rosei..politicamente parlando.
Non mi riferisco a ipotesi di recuperi governative, di immediati successi elettorali e cose del genere…no!
Parlo di noi della sinistra, più riformista o più radicale degli ambientalisti, dei liberali di sinistra, dei cattolici non conservatori…
Siamo sotto attacco nelle nostre strategie passate e nei nostri risultati di governo…
Siamo in perenne autoanalisi perché non ci autoassolviamo con leggerezza.
Incassiamo i colpi delle sconfitte e le amarezze, e le cicatrici restano.
Peró abbiamo l’arma atomica che i populisti demagoghi, i nazionalisti da strapazzo, non hanno e non avranno mai.
Noi siamo quello che siamo stati e quello che siamo divenuti.
Conserviamo il rigore critico e la fatica della conoscenza..non guardiamo i nostri vantaggi immediati, ma cerchiamo di ipotecare il futuro.
Abbiamo valori non contrattabili.
Non stiamo sul pelo della cronaca, ma osiamo parlare e immergersi nella storia.
Torna attuale un pensiero di Gramsci, che tanto ci ha accompagnato nella giovinezza..
“Un partito o un movimento ha bisogno di un popolo motivato e di un capo..ma di una ossatura di intellettuali, di militanti, di quadri intermedi che lo sostiene e lo motiva perennemente…
So che nei tempi di internet tutto va rimodulato…ma resto convinta di questa impostazione.
Sappiamo che le prossime elezioni europee hanno valenza storica.
Ma mi piace pensare che c’è la forza di un popolo europeo plurale che resisterà alla marea estremista e populista.
E lo farà con la forza del liberalismo, del socialismo, dell’ ambientalismo, del femminismo, che onorano la storia europea.
Armi culturali..ma, appunto..armi.
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MAGDA NEGRI

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