Non affatichiamoci a vedere chi dei parlamentari è andato da chi, dove e perché. Va bene Red, va bene l’Associazione 360 di Ranieri e Letta, va bene tutto. Basta capire cosa sta succedendo.
Io me la spiego così: il Pd è nato su una base di fatto confederale e di investitura plebiscitaria di alcuni leader candidati segretari. Il processo costituente è ancora in corso. Non possiamo pensare al modello organico (evolutosi dopo il 1989) del Pci-Pds-Ds, né al grande partito Stato fondato su correnti di interessi che fu la Dc.
Abbiamo uno statuto perfetto che nessuno conosce e pochi applicano. Di fatto, il processo unitario procede per fluidificazione. Chi invoca l’hardware delle sezioni e delle tessere moltiplica club e aree di influenza intorno a leader presenti di tipo francese. Se il software (come ha detto D’Alema) sono i circoli e le associazioni come militante hardware mi incazzerei abbastanza.
Se le cose vanno così bisogna accompagnarle e dar loro senso. Il Congresso- che prima o poi verrà- deciderà una linea e una maggioranza. A oggi direi che Veltroni non ha più la maggioranza che con la lista Democratici per Veltroni lo sostenne per il congresso. In questa tempesta non si resiste senza una maggioranza, anche risicata, ma convinta.