Abbiamo audito in commissione Difesa il direttore nazionale degli armamenti generale Debertolis. Si è parlato delle commesse belliche. Il generale dimostra una eccezionale competenza. Di Specchiata onestà, mi dicono. Ci parla del non coordinamento dell’Europa di fronte ai nuovi committenti , soprattutto India e e Brasile. Il blocco franco inglese cerca di soffiarci le gare principali. E’ un mondo molto complesso, che va ben oltre le criticità di Finmeccanica di cui parlano i quotidiani.
Con il Generale Del Vecchio ho partecipato a una interessante iniziativa di Matteoli sulle rivoluzioni del nord africa. “Fondazione della libertà per il bene comune” presieduta dal ministro Altero Matteoli. “Crisi del Nord Africa: rinascita, regole e solidarietà” è il tema della tavola rotonda. A cui partecipa no Maroni e Jean. Maroni, arrivato in ritardo, ripropone il lamento contro l’Europa sulla emergenza immigrazione, ma sembra rassegnato al fatto che servono 300mila emigranti l’anno per reggere al calo demografico.
La Notte di Tripoli e il fervore del Maghreb (con la Tunisia che presenta 80 partiti per le prossime elezioni in programma) sembrano davvero lontani da questa politica romana. L'Ambasciatore libico Gaddur ha ben illustrato i rischi di nuove dittature politiche in Tunisia ed Egitto e ha parlato dei 400mila prigionieri politici in Libia, e di come Gheddafi abbia potuto rafforzarsi per la mancanza di un vero esercito nazionale.