È tempo di leadership femminili, più dei massimi vertici che diffuse, ma prendiamo quel che viene e continuiamo così.
Con Camusso e Furlan il sindacato italiano ha anticipato i partiti.
Nel caso delle OOSS si trattò di selezioni maturate nei decenni, su un lavoro condiviso.
Allora dico la mia, per il futuro prossimo.
Ho reincotrato, dopo un po’di anni, Barbara Tibaldi in un dibattito a La7 sul salario minimo.
Rappresentava la Fiom (ora è membro della Segreteria) tra esponenti di partiti e giornalisti vari.
Informatissima, pacata, mai una scivolata polemica, ha perfettamente inserito la querelle sul salario minimo in un insieme di altre possibili politiche per affrontare la realtà del lavoro povero in Italia.
Una grande sindacalista orgogliosa di esserlo.
Per di più, è cresciuta politicamente e sindacalmente a Torino.
Auguri Barbara.