Dopo 50 anni che vivo a Torino ho scoperto che al secondo piano di Palazzo Reale c’è una splendida (ma gelida) sala degli arazzi dove si tengono riunioni, conferenze stampa etc.
Troppo bella e delicata per lasciarla di uso pubblico.
Infatti vi si svolgono solo eventi particolari.
Ieri era dedicata all’apertura dell’anno di studi e ricerche della Deputazione Subalpina di Storia Patria e, motivo della mia presenza, alla premiazione della Borsa di Studio Giorgio Bouchard, dedicata a studi storici.. bibliografici etc.
Ogni anno.
Vincitrice per il 2024 una trentenne storica ed espertissima bibliotecaria che sta curando l’immensa biblioteca di Giorgio Spini.. sui cui testi avevo studiato al Liceo.
Presente il figlio Valdo.
Quest’anno si celebra peraltro il quarantesimo dell’Intesa fra lo Stato e la chiesa valdese, che aprì la successiva adesione di molti gruppi religiosi.
Praticamente tutti in Italia tranne il culto Islamico.
E così, alternandosi tra la lectio magistralis sui confini delle abbazie e ducati piemontesi nell’alto medioevo, le Regie patenti di Carlo Alberto nel 1848 e le Intese del 1984, abbiamo ricordato ieri il ruolo di un grande uomo di fede e di impegno politico come Giorgio Bouchard, che tutti rimpiangiamo.
Piera ieri era molto felice.
Prima della premiazione.
La lectio magistralis.
Impegnativa.
La vincitrice.
Tutti i libri di Giorgio Spini sono stati conferiti al Borgo di Aulla, in Lunigiana, per contribuire alla sua rinascita dopo un’alluvione.
Bella scelta.