Angela Merkel a Mosca a colloquio con Putin sulla questione afgana e la liberazione di Navalnj, l’ oppositore politico che ha rischiato la morte.
Bene.
Benissimo il ruolo di Draghi nel prossimo G20 e benissimo il recente Consiglio Europeo.
Eppure ci sono cose paradossali in quello che sta accadendo, al di là delle angosciose immagini di Kabul.
La catena di omissioni e impreparazioni lascia senza fiato.
Gli accordi di Doha del febbraio 2020 in Qatar tra Trump e i talebani prevedevano solo il ritiro dei soldati americani e nulla dicevano del futuro governo del paese.
Accordo a 2.
La Nato lo discute solo quest’anno. con il dissenso di Inghilterra, Francia..Italia..
Biden eredita e non modifica l’accordo, non gestendo neppure l’evacuazione e il Pentagono prevede un molto dilazionato scontro tra esercito regolare afgano e i talebani..
La conclusione della ventennale guerra americana e Nato, prima in Irak e ora in Afganistan, non importa assolutamente nulla alle cancellerie occidentali.. ai vari governi che si succedono.
Poi Biden decide da solo.. con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Intanto apprendiamo che dal 2019 in Russia si tenevano regolari incontri sul futuro assetto del governo afgano.
Non so se è finita o appena incominciata… ma certo si affacciano nuovi protagonisti.
Spero nell’Occidente europeo.
Ma una gestione politico militare così, dopo 20 anni di lotta al terrorismo e, almeno per i militari e le Ong italiane, anche di nation building, non si era mai vista.
Mai.