Studenti in piazza, sull’onda di una sacrosanta indignazione per la morte di uno come loro che faceva un’esperienza di scuola lavoro.

Identificazione con la vittima, messa in discussione di tutto il percorso della scuola – lavoro, e in aggiunta, rifiuto degli scritti all’esame di maturità.

La protesta mette in campo una nuova generazione.

La risposta repressiva della polizia è stato un grave errore.

Non si manganellano i ragazzini e Lo Russo ha fatto benissimo a porre un’alt a queste pratiche.

Ma adesso è il tempo del governo e dei riformisti.

Cosa faremo in questo anno sull’orientamento scuola e lavoro mentre forse usciamo da Dad e pandemia?

Quali buone pratiche vogliamo portare ad esempio e generalizzare?

Abbiamo cocenti responsabilità verso la nostra youth generation, retoricamente al centro di ogni intervento.

Buona manifestazione a tutti.