Luciano Favaro, Segretario della Sezione DS di Cambiano, ha organizzato (ci sono anche i manifesti…) una serata di discussione sulla Finanziaria.
C’è molta gente, militanti dei DS e della Margherita per lo più, davvero più “mista” rispetto ai quartieri di Torino, i pensionati dello SPI insieme a due dirigenti FIAT, il commercialista con le infermiere dell’ASL, il giovane che a Torino frequenta l’Associazione per il Partito Democratico.
Constato quello che già sapevo o temevo: la Finanziaria, la sua ispirazione di fondo, al di là dei dettagli, è sostanzialmente sconosciuta.
Il DPEF, ispiratore della Finanziaria, altrettanto. L’unica vera discussione, anzi protesta, di merito verte sul ticket dei 10 euro sugli accertamenti diagnostici.
La rimodulazione delle aliquote Irpef non tocca le tipologie familiari dei presenti.
Interessa abbastanza la riorganizzazione dei fondiper la ricerca alle industrie virtuose.
Il pensionato dell SPI difende la Finanziaria, l’infermiera non entra nel merito dei costi della sanità, il giovane “liberal” chiede più pubblico per la scuola, la ricerca, etc. “Più pubblico?” chiedo.
“Non mi fido della ricerca in mano ai privati”. Risponde.
C’è un gran bisogno di confronto sul merito delle cose. Tutti lamentano l’assoluta assenza di comunicazione e di valorizzazione da parte del Governo sui tanti aspetti dell Finanziaria che ora scoprono utili al Paese e per il centro/sinistra.
Non è un problema di comunicazione. – Insisto – Manca la coesione per farlo, un partito per farlo, non bastano i DS… La questione è politica.
Qualcuno la pensa come me, la più parte da' la colpa a Prodi e ai giornalisti confusi, scandalistici, salottieri.