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Carnevale

By 01/03/2020Attualità
Poche stelle filanti e pochi coriandoli nei parchi intorno a casa mia.
Carnevale finito e, data la situazione sanitaria, penso che i bimbi l’abbiano festeggiato in piccole feste private.
Personalmente non amo il Carnevale e non mi sono mai messa una maschera, neppure da bimba.
Però mi è diventato carissimo per il ricordo dei carnevali di Fedra, anzi Fedrina, come era sempre chiamata da piccola.
Si divideva tra la festa all’oratorio, con la rottura del pentolone magico, carico di doni, il Carnevale di re Biscottino a Novara, e l gran Carnevale di Corso Traiano, che ora non c’è più.
Fedrina non ha mai avuto abiti tipo, alla moda, comperati standard nei negozi.
Ma elaboratissime mises che mia mamma le combinava, lavorando un mese prima, recuperando i miei abiti eleganti, da sera e da mezza sera, che avevo portato da ragazza.
Negli anni ’60 le ragazzine si vestivano come madame.
Fedrina sfoggiava gonne di chiffon, corpetti di pailettes, scialletti da contadinella, vecchi e fatti all’uncinetto con inserti di jaettes.
Di semplice c’era sempre e solo il cestino di vimini quando faceva la contadinella.
Ne ricordo uno spettacolare con gonna affusolata fatta a sirena (era uscito il film de La Sirenetta) che terminava con un piccolo strascico di pinne imbottite.
Davvero spettacolare.
Mia mamma aveva scovato un vecchio abito da mezza sera a righe verdi e gialle trasversali, perfetto per simulare il colore delle squame della sirena.
Questi anni e questo mondo sono ormai lontani, ma solo nella cronologia, perchè restano i più intensi nel ricordo.
Forse ho regalato e disperso tutti questi abiti, che costarono tante ore di lavoro anche alla nonna (una brava sarta).
Ma mi è rimasto questo cappellino, che riporto nella foto, fatto di volpe, seta e chiffon viola, e una veletta con pailettes.
Con questo cappellino e i suoi occhioni azzurri Fedrina era bellissima!
 
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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO