Primarie a Napoli. Non mi convince la scelta fatta dal gruppo dirigente napoletano di annullare le primarie. Si poteva rifare il voto nei seggi contestati o ricorrere a un ballottaggio risolutore. La soluzione dell’albo degli aventi diritto individuata da Antonio Funiciello, come pratica minoritaria negli Usa, è materia non banalizzabile. Si rischia la riduzione della partecipazione, ma non necessariamente se si mantenesse l’iscrizione all’albo aperta per molti mesi, mantenendo una base di aventi diritto non troppo lontana dai numeri attuali. Il rischio attuale è che il proposito di istituzionalizzare o regolamentare meglio le primarie celi una volontà politica precisa e crescente di fare a meno di questo ‘fastidio’. Il cuore del problema sta nella eccezionalità tutta italiana delle primarie di coalizione voluta dai bersaniani nelle tesi dell’ultimo congresso e negli adeguamenti della Commissione Statuto, votati in assemblea. Bisognerà tornarci sopra.