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Ceccanti e il lodo Alfano

Il Lodo Alfano e la cultura del sospetto

di Stefano Ceccanti

Tutte le riforme costituzionali sono scomparse. Rimane solo il lodo costituzionale perché il legittimo impedimento dura al massimo fino a ottobre 2011. In Senato si voterà già prima della pausa estiva. Saremo poi trascinati al referendum. Voteremo contro perché l'idea di costruire una legge costituzionale ad personam è di per sé sbagliata. Il lavoro parlamentare ha però una sua logica. Si presentano anche emendamenti di "riduzione del danno". Se si leggono in modo prevenuto sembrano compromessi deteriori, ma il punto è non perdere il filo. E' evidente che nel comma che prevede lo scudo per il Presidente del Consiglio e i ministri presentiamo sia l'emendamento che lo toglie a tutti sia quello che lo toglie solo ai ministri. Presentare il secondo vuol dire giustificare lo scudo al Presidente del Consiglio? No di certo, significa almeno evitare nuovi Brancher. I grandi gruppi di opposizione fanno così ovunque, faceva lo stesso il PCI anche nei momenti di più aspra contrapposizione. Se ne è persa la consapevolezza? Lavoriamo per ricostruirla perché altrimenti facciamo testimonianza, non esercitiamo la nostra responsabilità che vuol dire farsi carico anche del caso peggiore in cui la legge sia approvata. Ieri è emersa una critica. Per il Presidente della Repubblica il testo si affida alla semplice maggioranza. Si crea un anomalo rapporto fiduciario. Contro quel male dai gruppi di opposizione sono venute varie forme di riduzione del danno. Poteva rientrare anche l'improcedibilità del solo Capo dello Stato per il periodo del suo mandato? Sì, senza che ciò potesse in alcun modo servire come alibi per altri. Appare così tassativo l'enunciato dell'art. 90 per i reati funzionali che vasta parte della dottrina interpreta già così il sistema oggi vigente. Nella prassi così decise la procura di Roma in relazione al Presidente Scalfaro. Fanno così, solo per la figura del Capo dello Stato, le Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese: lo hanno spiegato autorevoli costituzionalisti come "male minore". Si sono profilate delle incomprensioni. Lo abbiamo ritirato perché poteva sembrare che assumessimo quella come ipotesi principale. I costi rischiavano di essere superiori ai benefici. Però l'occasione deve servire a riflettere a freddo perché ne va del nostro modo di essere. Il ruolo di un'opposizione non testimoniale è anche quello di ridurre responsabilmente il danno, senza che questo meriti l'esercizio sproporzionato della cultura del sospetto.

 

 

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MAGDA NEGRI

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