Il 10 aprile sulle pagine torinesi di Repubblica Magda Negri e Stefano Ceccanti pubblicano un messaggio elettorale sul taglio dei costi della politica . "Un miliardo di euro all'anno di risparmi ottenuti grazie ai tagli dei costi della politica": è infatti il progetto del leader del Partito democratico Walter Veltroni.
Per realizzare i tagli Veltroni ha messo a punto un decalogo preciso: riduzione del numero dei parlamentari a 470 deputati e 100 senatori; un patto con le regioni per ridurre anche consiglieri e assessori; limiti alla formazione dei gruppi parlamentari in base a requisiti quantitativi (almeno il 5% della Camera o del Senato) e politici (dovranno corrispondere a liste presenti alle elezioni col medesimo nome e simbolo); riforma del finanziamento ai partiti con un taglio di almeno il 30% rispetto all'attuale; revisione del sistema pensionistico dei parlamentari uniformandolo a quello degli altri cittadini; finanziamenti solo alla stampa veramente di partito, cioe' solo quella che corrisponde a un gruppo parlamentare.
E ancora: accorpamento delle strutture amministrative di Camera e Senato eliminando le duplicazioni; abolizione delle province dove vengono istituite le citta' metropolitane (e cioe' Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia); riduzione del 20% del numero di consiglieri comunali e provinciali; trasparenza per i contratti relativi alla politica con pubblicazione dei nomi di dipendenti, collaboratori e consulenti; divieto di cumulo di cariche e indennita' ai vari livelli di rappresentanza (regionale, locale, nazionale).
Di seguito una intervista a Stefano Ceccanti in merito..
Professore, si possono ridurre i costi della politica attraverso le riforme istituzionali?