Skip to main content

Chiedevamo semipresidenzialismo e doppio turno. Bersani ci ignorò

By 22/04/2013Attualità

Ripubblico un documento su semipresidenzialismo e doppio turno che come gruppo di parlamentari proponemmo a Bersani nel settembre 2012.

Non ci fu data nessuna risposta e non fu aperta nessuna discussione nel partito: era evidente che facevamo i furbi e tiravamo a campare per non cambiare la legge elettorale.

 
Lettera aperta al segretario del Pd Pier Luigi Bersani da parte del gruppo di promotori dell'Agenda Monti all'interno del partito

Obiettivo: chiedere una riforma del governo in senso semipresidenziale, con doppio turno per l'elezione del Parlamento e un nuovo Senato con funzione di Camera delle Autonomie a ormai evidente paralisi del negoziato in corso da molti mesi sulla auspicata riforma della legge elettorale ripropone lo scenario inaccettabile di un Parlamento inconcludente e incapace di produrre una qualsiasi concreta iniziativa riformatrice. 


Se per un verso in questi mesi ha sorretto il governo e, pur fra incertezze e difficoltà, ha prodotto riforme e prospettato soluzioni che hanno aiutato l'Italia a non perdere il suo ruolo di grande Paese fondatore dell'Unione Europea, per l'altro il Parlamento, pur svolgendo l'essenziale e decisivo compito di sostegno all'azione dell'esecutivo, non ha colto finora nessuno degli obiettivi di riforma istituzionale ed elettorale che si era autonomamente assegnato all'atto di nascita del governo Monti. 

Ora, a pochissimo dalla conclusione della legislatura, siamo giunti a un bivio: è meglio rassegnarsi all'impotenza_ riformatrice dell'attuale Parlamento e affidare l'elezione del nuovo Parlamento alla vecchia legge elettorale, o promuovere un ulteriore tentativo per produrre il cambiamento che tutti a parole considerano necessario? Si può propendere per la seconda soluzione a condizione che si tenga realisticamente conto delle posizioni in campo e di quanto si è prodotto finora nel voto di prima lettura,sal Senato, sulla riforma istituzionale. E all'esame della Camera la riforma della Costituzione, approvata dal Senato, che introduce l'elezione diretta del presidente della Repubblica e prevede, con soluzioni incerte e contraddittorie, un nuovo senato «federale».

Leggi tutto sul sito del PD…

 

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO