Ci fu un tempo, subito dopo la nascita del Pds e verso le elezioni del 1994, dove si discuteva in termini simil- botanici.

Si parlava di Quercia e cespugli.

Il nostro simbolo era una quercia, con le immagini del vecchio Pci rimpicciolite ai suoi piedi.

Intorno tante micro formazioni.

Non riuscimmo a fare una alleanza organica con i popolari, che si presentarono da soli nei collegi e vinse Berlusconi.

Poteva andare diversamente, con un’alleanza più larga e un premier designato, che non fosse il pur bravissimo Achille Ochetto, e la sua gioiosa macchina da guerra.

Cambiato il moltissimo che c’è da cambiare, potremmo oggi vedere riprodotto lo stesso schema: il Pd e i cespugli, e al posto dei popolari ,una nuova proposta centrista, affollata di personaggi più o meno nuovi, per lo più fuoriusciti da altri partiti o in transumanza permanente.

La transustanziazione di De Majo ne è recente testimonianza.

Stiamo a vedere, ma non smarriamo la memoria.