Skip to main content

Ciclo dei rifiuti: missione in Basilicata

By 21/03/2012Maggio 27th, 2024Politica

Tra il 12 e il 14 marzo ho partecipato alla missione in Basilicata della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, di cui faccio parte.

In questa regione Carabinieri, Guardia di Finanza, parlamentari, giudici, rappresentanti degli enti locali, stanno invano andando alla ricerca dei resti di un traffico di materiale radioattivo che si sarebbe svolto circa vent'anni fa tra il centro nucleare di Rotondella e l'Irak, lasciando bidoni interrati nella sterminata rete di calanchi di tufo di cui è fatto il territorio lucano.

Che cosa mi ha insegnato questa missione?

Alcune importanti cose:

  • che spesso l'allarme sociale non trova riscontri effettivi nelle indagini e che le dichiarazioni dei pentiti alla continua ricerca di programmi di protezione possono essere micce esplosive
  • che i problemi più incombenti, come ad esempio gli effetti ambientali del grande piano di trivellazione per il petrolio in Basilicata, non vengono analiticamente e scientificamente proposti all'opinione pubblica, lasciando adito ad effetti ansiogeni
  • che i rischi ambientali vengono avvertiti con una intensità non sempre corrispondente alla loro dimensione oggettiva, si veda in proposito la vicenda dell'inceneritore di Melfi, nato per la fabbrica Fiat ma che ora serve gran parte della Basilicata

In questa occasione ho potuto anche constatare che c'è una giovane intellettualità lucana fatta di ricercatori, giornalisti e amministratori che oscilla tra il movimentismo e una fame vera di conoscenza. Ho incontrato vicino alla piscina che custodisce i contenitori dell'urnanio-torio, in attesa di essere deprocessati in Francia, uno straordinario giovane ingegnere che ha impressionato per le sue conoscenze gli stessi ingegneri di fama internazionale che ci hanno accompagnato nella missione.

I problemi dell'ambiente e gli interessi economici collegati sono davvero incrementali: fra 12 anni bisognerà aver individuato e attrezzato il sito nazionale dei rifiuti radioattivi, non interrato ma cementato a cielo aperto. Da Caorso, da Rotondella, da Saluggia i materiali radioattivi dovranno confluire ed essere messi in sicurezza in una zona adatta del paese (i volumi italiani sono bassissimi rispetto a Francia ed Inghilterra).

In Inghilterra il grande giacimento nazionale è vicino a due grandi città, senza problemi. Temo che in Italia si preparerà qualcosa di simile ad una nuova vicenda tav…

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO