Credo sia saggio soprassedere su una lacerante discussione neo-identitaria sulla futura appartenenza del Pd alle famiglie europee. Non si potrà prescindere dall'oggettiva configurazione dei grandi gruppi parlamentari e neppure dalle biografie politiche e dalle soggettive disponibilità dei nostri futuri parlamentari europei che, se saranno eletti con le preferenze, rappresenteranno gli orientamenti plurali degli elettori del Partito Democratico.