Ieri sera in Federazione a discutere con Pietro Marcenaro ed Enrico Deaglio di elezioni americane.
Interessantissimo appuntamento.. analisi della campagna elettorale e del suo evolversi, la somma dei finanziamenti raccolti, la contesa al centro delle ultime settimane, con la Harris che sta conquistando segmenti dell’elettorato repubblicano moderato… i 300000 elettori democratici palestinesi di uno Stato che si asterranno.. per protesta, le basi elettorali storiche e i movimenti nuovi…etc.
Tantissimi spunti.
Ma lo scoop arriva in finale.
Il prof. Deaglio è cittadino americano.
Per motivi di lavoro si divide tra Torino e San Francisco.
Oggi, alla sua scrivania a Torino, voterà compilando la sua scheda elettorale e la spedirà all’Ufficio Elettorale di San Francisco.
Li sarà spuntato come elettore e la sua scheda sarà messa in una busta che ne garantisce l’anonimato.
Già 15 milioni di elettori hanno votato così.
Altri americani imbucheranno la loro scheda in grandi cassette postali, messe all’angolo di certe vie delle città.
Altri, dopo essersi registrati, si recheranno direttamente ai seggi.
Ma il prof. Deaglio avrà la mattina impegnata.
La scheda non è una scheda come le nostre, ma un dossier di più di 20 pagine.
Si vota tutto il votabile: Presidenti, Vice..(Sono 5 nomi, non 2) deputati e senatori di ogni singolo stato.
Sindaco della città (con 5 opzioni di preferenze decrescenti), consiglieri comunali, magistrati (tutti elettivi), direttori didattici.
Devo aver dimenticato qualcosa.
Ma non dimentico certo i circa 30 referendum locali su svariate materie su cui si chiede l’espressione dei volenterosissimi cittadini.
Una scoperta.
Qualche giornale o sito dovrebbe pubblicare tutta questa scheda elettorale… pagina per pagina…
Sembra un questionario.
Formidabile.