Fino al 2013 sono testimone delle battaglie in Senato delle parlamentari del Pd.. come Anna Finocchiaro e Vittoria Franco, per superare l’esclusività del cognome paterno e la possibilità di attribuire ai figli il cognome di entrambi.
Battaglie parlamentari condotte tra la paternalistica indifferenza o tolleranza dei nostri colleghi maschi.
Le legislature si concludevano con un nulla di fatto.
Negli anni successivi sentenze della Corte Costituzionale hanno sostituito l’impotenza dei legislatori prevedendo la possibilità dei 2 cognomi o anche del solo cognome della madre.
Era tempo!
Ma senza una legge vera e propria realizzare questa intenzione all’anagrafe non è, credo, possibile.
Quindi ben venga la provocatoria legge manifesto di Franceschini per la trasmissione del cognome materno..
Ma personalmente penso che non si sostituisce per legge il patriarcato con il matriarcato..
Facilitiamo piuttosto la libertà di scelta, sosteniamo una battaglia culturale.. concludiamo una lunga battaglia.
Comunque .. bravo Franceschini.. hai individuato il più roccioso simbolo del patriarcato e hai deciso di denunciarne la finta “naturalità”.
Solo chi non ha mai aperto un libro di storia/e dell’istituto familiare nelle varie civiltà può sostenere che è una bizzarria.. una perdita di tempo.
Coraggioso Franceschini.. che sfida il paradosso.