In verità non si riesce bene a capire se lo scontro politico in corso tra Italia e Unione Europea sui dossier più spinosi come flessibilità di bilancio, flusso dei migranti e difesa dal terrorismo sia così grave e profondo da meritare le tracotanti accuse di Renzi e le sdegnate risposte di Junker.
Dal momento che i trattati non possono essere rivisti in breve tempo e che godiamo in modo straordinario della politica monetaria di Draghi bisognerà trovare un compromesso politico accettabile e specialmente uno “stile” che l’Italia ha attualmente perso.
Intanto la cosa più di sinistra che è avvenuta in Europa in questi mesi è la straordinaria accettazione della Merkel di più di un milione di profughi e la decisione del ministro Schauble di destinare tutto l’avanzo di bilancio del 2015, circa 12 miliardi di euro, all’accoglienza dei medesimi.
Nessun leader, né Cameron né Renzi né Grillo né Hollande, nessuno dei giovani aspiranti leader di “Ciudadanos” o “Podemos”, avrebbe dato una prova così straordinaria. I tragici fatti di colonia non sembrano smentire le scelte politiche fatte. Questa é egemonia, il resto rumore di fondo.