Pubblichiamo un breve resoconto dei lavori di Libertàaeguale a Orvieto (26-28 settembre) dell'amico Gigi Brossa di Libertaeguale Torino che ha partecipato all'assemblea nazionale insieme a una folta delegazione di ben 17 soci dei circoli piemontesi (anche Cuneo e Novara).
Troverete sul sito di radioradicale la registrazione degli interventi di venerdì e domenica.
Commento di Gigi Brossa
Buona la relazione introduttiva della Mancina, anche se priva di una parte internazionale.
Alcuni sostengono che l'intervento più seguito sia stato quelo di Macaluso
Come al solito ne ho apprezzato la lucida passione, ma mi pare che le "correnti" di cui parla siano la riproposizione dei partitini dell'Unione.
A mio parere serve, è vero, una battaglia politica, ma nell'ambito di diverse proposte di programma.
Speriamo dunque nell'assemblea di programma.
Bello è stato l'intervento di Tonini , anche se troppo rivolto a ridare lustro alla segreteria Veltroni motivando le ultime, difficilmente condivisibili – anche se comprensibili – sterzate. Ottima retorica, ma più debole il contenuto. Non possiamo nascondere il deficit di chiarezza e l'errore commesso nel non volere il congresso dopo la sconfitta con l'avvio del lavoro di logoramento da parte dell'ala più partitocratica del PD.
Anche Ceccanti ha ben esposto il suo punto di vista lavorando più sulla motivazione di una platea tendenzialmente pessimista , argomentando soprattutto relativamente ai temi della riforma elettorale. Non ho condiviso il passaggio sull'afonia della sinsitra nel caso Englaro, che lui lascia risolvere alla corte costituzionale.
Interessante anche quello di Salvati. Nel mio intervento ho provato a girare le sue osservazioni, tutte piuttosto pessimistiche, in positivo richiamando il valore della proposta su e prima del valore dell'insediamento.
Del resto le contraddizioni sull’insediamento si risolvono principalmente grazie ai cattivi servizi che farà ad esso il governo Berlusconi
La Bindi annuncia una riaggregazione dei cattolici.
Fassino si e ci chiede se davvero pensiamo che la riduzione a 6 partiti non sia già più che sufficiente per i prossimi 15 anni (io penso di no)
Debenedetti ha trattato il tema dei subprime, ma senza la solita efficacia, anche se con la solita posizione (del resto è comprensibile viste le quotidiane notizie dai mercati).