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Decreto scuola e spunti sociologici da una protesta

By 24/10/2008Maggio 27th, 2024Politica

Senato- 23 ottobre

Un dialogo fra sordi. Di fatto ieri il Governo ha bocciato tutti i nostri emendamenti sul decreto scuola. La ministra Gelmini ha esaltato  nel suo dicosrso le sue offerte alla scuola e tutto è diventato un paradosso incredibile. Grazie all’intervento di Morando (lo trovi in Leggi Tutto)  riusciamo a dimostrare  che il provvedimento di fatto non è coperto (anche io ho insistito nell’affermarlo nel mio intervento- intervento in Leggi Tutto). Perché l’aumento orario del maestro unico rischia di costare di più dei risparmi previsti. Il bello di tutta la faccenda è che la Ragioneria di Tremonti fa i caloli come se il maestro unico fosse solo in una classe su due. Se fosse su due classi non avrebbero i soldi!. Il centrodestra sproloquia  e gli interventi del pomeriggio sono in evidente difficoltà. Seguendo il presidente del Consiglio arrivano a dire che i 170mila docenti tagliati  servono per fare il tempo pieno. Quindi, dovrebbe costare ancora di più… Pessima pratica di Governo condita di  un po’ di ideologia antisessantottina. Gli universitari e i ragazzi circondano con un sit in il Senato per tutto il giorno. Al mattino si tratta  davvero di studenti; al pomeriggio  di collettivi di  autonomi e di Forza Nuova un po’ minacciosi con lo slogan “non ci rappresenta nessuno”. Prima abbiamo mandato una delegazione di valorose riformiste  come lesenatrici Bastico e Soliani, che sono uscite un po’ scosse dall’incontro. Più tardi sono andata a salutarli anche io, ma è evidente che alcuni erano ragazzi delle Università e altri professionisti della politica. I poliziotti si sgolavano a dirmi: “Onorevole, guardi  che non distinguono la maggioranza dall’opposizione”. I giovani di una tv alternativa mi hanno fatto qualche domanda . Ho l’impressione che non siano davvero in grado di distinguere…. Mi sembrano alieni dal ricercare ogni messaggio pedagogico e io ho detto loro che un movimento libero e autonomo, se vuole, può informarsi sull’attività del Parlamento, se vuole…Mi sono sembrati meno pericolosi di quanto non si potesse temere. Il rischio vero è che questo movimento possa sfociare nel nulla. …..

23 Ottobre- Senato

 

Senatrice NEGRI

 Il Governo e la maggioranza non hanno accettato la proposta avanzata dal Partito Democratico di ritirare il decreto e di aprire un tavolo di confronto con l'opposizione, con le Regioni e con l'intero mondo della scuola per la predisposizione di una più organica riforma in materia di istruzione e università. Il provvedimento in esame non è condivisibile in quanto muove da una visione volta ad assimilare la scuola ad un mero ente della pubblica amministrazione sul quale intervenire in un'ottica di contenimento dei costi. Peraltro, l'aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti delle scuole primarie da 22 a 24 ore determinerà invece un aggravio dei costi ancora non chiaramente quantificato, ma coperto con risorse sottratte alle economie di spesa previste per il Ministero dal decreto n. 112. Questo è un esempio degli interrogativi posti dalle norme in esame e dalle dichiarazioni del Governo, il quale parla addirittura di moltiplicazione delle cattedre a tempo pieno, in assenza di risorse aggiuntive, anzi con tagli consistenti su quelle disponibili. La riforma Berlinguer del 2000, invece, ha portato il ciclo dell'istruzione a 12 anni, con consistenti risparmi strutturali di lunga durata e sulla base di un chiaro ed organico progetto pedagogico volto a restituire alla scuola italiana la dignità che merita.

Senatore MORANDO

. Ai sensi dell'articolo 96 del Regolamento, chiede che non si passi all'esame degli articoli onde consentire un approfondimento degli aspetti inerenti la copertura del disegno di legge in esame. Infatti, come appare chiaro dalla Nota tecnica del Ministero dell'economia, bollinata dalla Ragioneria dello Stato, gli oneri derivanti dal pagamento delle due ore aggiuntive di insegnamento prestate dal maestro unico sono correlati ai risparmi di spesa conseguiti dall'applicazione dello specifico intervento, a valere su una quota pari al 30 per cento delle economie da destinare alla scuola, ai sensi dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008. Il Governo, su richiesta della Commissione bilancio, ha presentato una tabella che chiede sia allegata agli atti della seduta, nella quale sintetizza lo schema degli oneri e dei risparmi derivanti dall'introduzione della figura del maestro unico in 10.000 classi. In tale tabella si ipotizza un'economia per il 2009 pari a circa 15,2 milioni di euro, cui corrisponde un onere per le due ore aggiuntive pari a 10.136.000 euro; tuttavia, poiché in realtà le classi interessate sono quasi il doppio di quelle previste nella tabella o si sta suggerendo che la figura del maestro unico sarà introdotta solo in alcune di esse (e in questo caso occorrerebbe specificare i criteri in base ai quali si sceglieranno tali classi), oppure il provvedimento risulta scoperto, in quanto gli oneri derivanti dall'incremento delle ore di insegnamento devono essere raddoppiati.

 

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MAGDA NEGRI

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