Depositate le liste per le europee di tutti i partiti.
Vecchie glorie… più o meno graditi ritorni, molti giornalisti, pochi economisti, pochi esperti di istituzioni europee e di politica internazionale.
Sono tempi così.
La politica si fa spettacolo, talk show e propaganda, personalizzazione narcisista e ingenua.. come se bastasse un nome e un leader a risolvere i problemi.
Le liste del Pd rispecchiano tutto sommato il tratto da “big tent”, che è anche del partito democratico americano.
Personaggi anche contradditori per politiche dissimili.
Dipende da chi governa il timone.
“Giorgia” si sente Evita Peron e molti altri segretari di partito a correre appresso sperando (in buona fede), di aiutare il proprio partito o cercando uno spicchio di potere personale in più.
Confido che si apra adesso un secondo tempo di una sfida politica vera.
Mi permetto di indicare stelle polari cui riferirsi.
Programma del Pse.
Rapporto Letta.
Il discorso di Draghi.
Il grande discorso di Macron.
Sarebbero un muro di analisi e proposte contro cui il populismo di destra andrebbe a schiantarsi se entrassero nel discorso pubblico, grazie a partiti maturi.
Che non perdono tempo a confondere gli elettori.