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Diario parlamentare del 2 ottobre

By 03/10/2007Maggio 27th, 2024Politica

Giornata intera di votazioni, sul nuovo codice  stradale e sull’assestamento del Bilancio. Nell’intervallo di pranzo, con Albertina Soliani, Anna Maria Carloni, Marina Magistrelli, Paola Gaiotti, alcune giornaliste e qualche simpatica esponente di associazioni, ci riuniamo per mettere a punto la Conferenza stampa di giovedì 4 ottobre che lancerà l’Associazione “Le Democratiche ” e dove inviteremo le donne ad essere presenti e votare il 14 ottobre. Il mio slogan “Porta un’amica” ha avuto successo ed è stato assunto.

Proporremo che venerdì 12 ottobre si distribuiscano nelle principali piazze d’Italia un po’ delle nostre cartoline. Tutto autogestito. Dalle 14 alle 16 in VII Commissione si discute di POF, riforma del Ministero dei Beni Culturali e di AMVUR (l’agenzia di valutazione delle Università). Il bel libro di Michele Salvati, presentato ieri, dedica all’Amvur (che è ancora al di là da venire), qualche rapida osservazione.

Il sen. Asciutti, capogruppo di Forza Italia in Commissione, non ce la fa più e, cambiando odg, fa una lunga assertazione sull’antipolitica dileggia e delegittima solo i parlamentari. Sergio Zavoli lo conforta, ma chiede a noi tutti più capacità decisionale. La politica si legittima facendo, decidendo.“Chi è più casta” – si interroga Asciutti – “noi o i giornalisti e direttori di giornali che foraggeremo fra poco in finanziaria con gli stanziamenti per l’editoria?”. Uscendo, ricordo ad Asciutti, che noi deteniamo –provvisoriamente – il potere politico di fare le leggi e siamo obbligati ad una qualche particolare sobrietà. Dalla sobrietà deriva autorevolezza. Ricordo ancora al mio collega – che se n’era dimenticato – che la riforma costituzionale proposta del Polo e bocciata con il referendum del giugno 2006, prevedeva la modifica degli attuali articoli 56 e 57 della nostra Carta, diminuendo il numero dei deputati da 630 a 518 e i senatori da 315 a 252. Solo un anno fa non c’era nel popolo quest’ira furibonda, che rimbalza su ogni eletto e specialmente sul Parlamento.

Tanta rabbia andrà meglio indagata. Populismo mediatico? Disagio amplificato od orchestrato?
Al centro sinistra compete l’onere di proposte innovative. Il Governo ha incominciato. Ma come spiegare al Senatore Asciutti che il centro destra avrebbe potuto essere l’attore della “grande generazione”, e prendersi il giusto merito storico, se solo il referendum diretto da Oscar Luigi Scalfaro – a difesa della Costituzione così com’è – non glielo avesse sfilato. Solo un anno fa, neanche i più appassionati discepoli di Grillo, seppero almeno isolare, per difenderli, questi articoli della riforma costituzionale di Berlusconi. E tutto il popolo del centro sinistra non degnò di una considerazione l’occasione storica della riduzione del numero dei parlamentari e la diversificazione del ruolo delle Camere. Ora bisognerà ricominciare tutto da capo.

Tanto sono mutevoli le emozioni delle masse, e tanto è fragile e condizionabile il percorso del loro sdegno.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO