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Direzione regionale del Pd piemontese: analisi del voto

Alla direzione regionale del Pd di venerdì scorso Fornaro ha presentato uno straordinario lavoro di analisi dei dati, ma sotto questa copiosità di numeri pare sfuggire il filo rosso di una tracciabilità politica del voto e del suo risultato seguito alla campagna elettorale.

Per il resto, si è registrata una condizione minimalista da paret del segretario Morgando e – cosa che ho contestato-   rivendicazione immutata della bontà del modello Piemonte. Pochi gli interventi dalla Provincia, poco pathos e un certo clima di reticenza a problematizzare. Non si tratta solo di autodifesa dei gruppi dirigenti.

Da Roma Fassina, dello staff di Bersani, venuto apposta per la direzione regionale piemontese, forse, non sapeva dove si trovava. Ha ribadito la bontà del modello Piemonte. Probabilmente dai giornali non ha capito la dialettica fra centristi e il blocco di Forza Italia. Stupisce che ogni 15 giorni il Pd del Piemonte convochi a Torino l'economista Fassina, allievo di Visco, che ha scritto recentemente che il programma del Lingotto rappresentava il pensiero unico dei Moderati. Auguri!

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MAGDA NEGRI

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