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Dopo Bruxelles

By 23/03/2016Febbraio 17th, 2024Attualità

Tutte le interpretazioni convergono sulla critica feroce ai servizi segreti belgi che conoscevano benissimo i tre attentatori, la loro abitazione, i loro spostamenti. Alcuni sostengono che sia stata l’Isis centrale a vendere Salah per distrarre l’attenzione e preparare nuovi attentati. Alcuni analisti vedono nell’ultimo attentato di Bruxelles una prova di debolezza rispetto all’ultimo attentato di Parigi, che aveva esibito una grande forza militare.

Il rapporto secretato consegnato ieri a Renzi dai nostri servizi lascia presagire situazioni di difficoltà anche per l’Italia. Però resta un senso crescente di impotenza: perché non si riesce a creare la polizia e l’FBI europea contro il terrorismo, così come è stato fatto per la mafia? È vero o non è vero che il trattato di Lisbona consente un’iniziativa di coordinamento autonomo dei paesi che desiderino farlo? Oppure, come dicono illustri analisti, deve esserci un passaggio parlamentare di ogni singolo paese per consentire di mettere in comunicazione tutte le informazioni possedute dai servizi segreti delle singole nazioni?

La lotta all’Isis in Europa è materia squisitamente politica dei governi nazionali e della commissione europea. Renzi dice che non è il tempo delle colombe e neppure degli sciacalli. Ha ragione. Ma neppure degli struzzi.

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MAGDA NEGRI

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