E adesso, povero Renzi?
Solo ieri mattina, nella intervista a La Stampa, garantiva: “Draghi accetterebbe un bis.”, E la sera stessa l’interessato rispondeva via conferenza stampa.. “Non ci penso per niente”.
Caso evidente di millantato credito o, ad esser buoni, di wishful thinking.
Caduto l’ obiettivo elettorale, resta in piedi l’obiettivo massimo, non contingente: smembrare il Pd.. una parte confluisca con Conte, e in un neo progetto macroniano l’altra si unisca ad Azione e Iv.
E qui la patologia destruens del nostro rottamatore in servizio permanente effettivo sbatterà contro la natura stessa e la resilienza del Pd, che ha problemi di linea giganteschi, ma la forza di un soggetto politico necessario e indispensabile per la sinistra italiana e la democrazia italiana.
Questione di tempo.. tutto si chiarirà .