Mi giunge notizia di una cara compagna, rimasta sola e ora ricoverata in una casa di cura in montagna.
Per discrezione non ne faccio il nome.. anche se informerò altri che l’hanno conosciuta in tanti anni di lavoro politico, fin dalle prime giunte di sinistra a Torino.
Ai tempi della svolta ci separammo.. lei militó in Rifondazione Comunista, ma siamo sempre rimaste amiche.
Poi si dedicò completamente alla famiglia, alle sorelle e al fratello gravemente ammalati, crebbe nipoti e pronipoti, almeno 2 generazioni.
La colonna di un piccolo clan che trovava in lei sicurezza e forza.
Brusca nei modi, ma eccezionalmente generosa nei fatti.
Quando andavo a trovarla nella sua bella campagna, tra boschi e montagne, mi chiedeva avidamente di cosa avveniva in politica, in Italia e a Torino, che le era sempre rimasta nel cuore.
Cosa sarà adesso di alcune persone che lei accudiva, adulti in situazioni di fragilità?
E dei suoi molti gatti e cani… del suo amatissimo orto?
I nipoti hanno la loro famiglia e lavori che li portano lontano.
Devo assolutamente andare a trovarla.
Ammesso che le faccia piacere.
E’ così facile essere dimenticati…