Il mio amico e compagno Franco Riccio si è “deterritorializzato” ed è venuto con Corrado Tizzoni e me al mercato di Corso Spezia.
Buffo che abbiamo solo il materiale del candidato al Senato e non quello della Camera.. ma in coalizione va così.
Non siamo all’unisono.
Qui il terreno è arato da una presenza costante del circolo e il clima è decisamente migliore rispetto a ieri.
Si scopre il senso di coalizione.
Un brillante ricercatore delle Molinette vota Giorgis solo perché sostenuto anche da Verdi e Fratoianni.. lo stesso una giovane signora alternativa e con simpatiche treccine.
Il 4% in più che Letta chiede per ogni collegio può essere raggiunto solo se si impegnano tutti i soggetti della coalizione.. non solo il Pd.
Si sofferma a lungo con noi un signore iraniano politicizzato, da tanto tempo in Italia, che ci invita a lasciare sempre le bandiere del partito negli angoli dei mercati e dei parchi.
Ha una sua teoria sul potere dei simboli.
Facciamo fatica a spiegargli che anche per quello ci vorrebbe un permesso permanente..
E così si scivola verso il 25 Settembre.