Può un telefonino decidere di fuggire dal suo proprietario, nascondersi, smaterialzzarsi?
Certo che può .. ne sono testimone.
Ieri, verso h 20e30, dopo la bella discussione organizzata dalla Fondazione Salvemini sull’Ucraina, un amico mi accompagna al tram 4 davanti al Comune.
E’ tardi e continua lo sciopero dei mezzi..
Ma lui è gentile e vuole aspettare con me.
Guardiamo insieme sul suo telefonino Google maps per vedere se arriverà qualche mezzo.
Ridiamo sul fatto che appare il mio nome e il mio indirizzo.
Alla pensilina insieme a noi non c’è nessuno.
Solo un giovane alto ed elegante a qualche metro di distanza che consulta il suo telefonino.
Poi il mio amico mette il suo telefono in qualche tasca.. fra giacca e cappotto e pantaloni.
Nessuno glielo sfila dalle mani.
Non cade per terra..
Parlavamo fittamente ma non abbiamo visto nessuno attorno a noi.
Poi lui cerca ancora nelle tasche il telefono per avvisare di una riunione e non lo troviamo più.
Scene comiche di tasche frugate e rivoltate. Naturalmente facciamo suonare… qualche squillo e poi si innesca la segreteria telefonica.
Qualcosa di misterioso è accaduto.
E’ incominciata la rivolta dei telefonini.