E’ pericoloso generalizzare la questione morale nel Pd. Ma è assolutamente necessario essere rigorosissimi sull’applicazione del Codice Etico del Partito democratico che recita:
“Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione – anche di carattere interno al partito- coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:a) emesso decreto che dispone il giudizio;b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione; c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento”.
Resta il fatto però che non siamo un partito di detective e che vale sempre il principio giuridico della presunzione di innocenza sino alla condanna definitiva.