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Editoriale sul Riformista: Stato chiesa e diritti civili

By 05/09/2007Politica


Il Riformista, 5 settembre 2007 – STATO, CHIESA E DIRITTI CIVILI -Ora il Pd dia una risposta vera

É bastato che le agenzie di stampa battessero la notizia del duro attacco del cardinale Camillo Ruini alla legge 194 perché un fiume di dichiarazioni si generasse immediatamente, prevedibilmente suddiviso tra i favorevoli e i contrari. Bene. Poi, come sempre, si aprirà il dibattito.
Poi, come spesso accade, il dibattito si chiuderà. C'è una finanziaria che bussa alle porte. C'è la legge elettorale che divide, c'è un referendum. E c'è la cronaca che porta all'ordine del giorno temi come la sicurezza. E di questo si ricomincerà a parlare, di lavavetri e fisco, come in questo lungo e sonnolento agosto.
Eppure, sarebbe bene che nel nascente Partito democratico si iniziasse a parlare sul serio di ciò che questo partito deve rappresentare per il paese e dei valori che vuole rappresentare per gli italiani. E non in maniera sporadica come accadrà ora, ancora una volta, dopo le parole di Ruini.

Bene, certamente, parlare di lavavetri e fisco, dunque, ma
serve anche altro, ciò che sinora è mancato quasi del tutto ovvero
come il Partito democratico intenda affrontare il tema dei diritti
civili e della laicità dello Stato e come il futuro partito che
vorrebbe avere vocazione maggioritaria nel centrosinistra e nel paese
intero pensi di risolvere questioni che nella società già si agitano
da tempo. Si parla qui ancora una volta di testamento biologico,
unioni civili, eutanasia, fecondazione assistita, aborto, questione
omosessuale. Tutti temi che, come già questo giornale ha segnalato di
recente, torneranno presto in evidenza. Già, quando la riapertura
delle Camere annuncerà al paese la ripresa dell'attività politica,
qualche risposta il mondo politico dovrà iniziare a darla. Alcune di
queste, infatti, sono quasi obbligate. Difficile pensare che il
centrosinistra possa eludere la questione del testamento biologico.
Proprio con la ripresa autunnale, infatti, dovrebbe vedere la luce il
nuovo testo annunciato al paese prima della pausa estiva in
sostituzione dei dieci testi sino ad allora presentati dalle diverse
forze politiche. Discorso simile si può fare per le unioni civili.
Anche in questo caso prima della pausa estiva era stato annunciato un
nuovo testo, quello relativo ai Cus, che andava ad affiancare quello
sui Dico. Ci sono poi le questioni che riguardano più da vicino il
governo. Come, appunto, la revisione delle linee guida della 194.
Infine, in ballo c'è anche l'inchiesta ministeriale su come si muore
negli ospedali italiani che potrebbe avere esiti imprevisti e
dirompenti nel dibattito politico e parlamentare, come è avvenuto in
altri paesi europei. Di tutto ciò, sinora, i leader del Pd non hanno
parlato, impegnati a confrontarsi su altri terreni. Ora saranno
costretti a parlarne, provocati dalle parole di Ruini che, ancora una
volta, è riuscito a condizionare l'agenda politica del paese e ha
messo il centrosinistra nella condizione scomoda di rincorrere. Serve
invece che a sinistra si comprenda la necessità di ricostruire un
sistema di valori al quale i cittadini possano fare riferimento e nel
quale possano riconoscersi. Non si può lasciare questo terreno ad
altri così come è stato sbagliato lasciare il tema della sicurezza
alla destra. Insomma, come abbiamo già scritto di recente, il Partito
democratico, se c'è, batta un colpo etico.

 

 

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MAGDA NEGRI

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