Skip to main content

Elezioni regionali 2015

By 03/06/2015Febbraio 17th, 2024Attualità

Sono stata recentemente in Equador,dove la CNN parlava solo delle elezioni amministrative messicane, già precedute dall’assassinio politico di 132 candidati.
In Italia il dibattito è per fortuna solo formalmente cruento.

Alla conclusione le mie valutazioni sono:

  1. dal 2014 al 2015 è innegabile che il centrosinistra abbia conquistato quasi tutte le regioni italinane in termini qualitativi e quantitativi.
  2. Il lombardo-veneto resta sociologicamente e antropologicamente fuori e una nuova questione settentrionale non trova rappresentanza e guida nel centro sinistra chiunque vi si candidi.
  3. La Liguria è un caso a parte e le colpe vanno egualmente distribuite. Ricorda tanto il caso del comune di Napoli qualche anno fa. Quando le primarie sono così discusse o si fa il doppio turno o le si sospende.

Sempre più faticosa la tenuta delle regioni rosse: in Umbria siamo andati ad un pelo dalla sconfitta. Il vero nemico lì è lo sciopero politico dal voto.

Per la prima volta dopo 20 anni tutto il sud è governato dal centrosinistra. La responsabilità è grandissima e l’occasione è storica. Inutile fare polemica sulla vecchia guardia perché solo con personaggi come De Luca e Cozzolino si poteva vincere su Caldoro, dal quale ci divide un’incollatura di voti.

Il voto regionale non c’entra con il voto politico nazionale, perché una diversa offerta politica collocherebbe comunque sempre il PD sul 35-37%.

Il PD ha ora bisogno di una direzione autorevole, saggia, di un diffuso ceto dirigente che lo tenga unito e lo aiuti a fare riforme efficaci. Insomma bisogna tenere i nervi saldi. E questa mi sembra la prospettiva più difficile.

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO