Secondo il commentatore di Limes, dietro la parola “dittatore”, usata da Draghi, ci sono ben altre questioni: la presenza turca in Tripolitania, il controllo del Canale di Instanbul, che gli americani vorrebbero condizionare in senso a loro favorevole, la presenza dei russi in quanto forza autoctona sui mari della Turchia….
Insomma un contenzioso politico/militare molto grande e globale che vede ora l’Italia penalizzata dalla presenza russa e turca nel Mediterraneo.
Forse i problemi sollevati sono troppi, ma certo, secondo Fabbri, il nostro Presidente del Consiglio nn ha usato la parola “dittatore” solo per un moto dell’anima, ma è un avvertimento più generale.
Molto interessante.