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Falsa coscienza su Di Girolamo

By 03/03/2010Maggio 27th, 2024Politica

Falsa coscienza: l'hanno accettato proprio per forza, sembrava fosse contro la loro natura; hanno forzato sulle autonome dimissioni di Di Girolamo per impedire all'aula del Senato di dichiararne la decadenza. Hanno difeso fino in fondo l'ordine del giorno di De Gregorio (degno sodale di Di Girolamo) del 29 gennaio 2009, che in seguito alla decisione all'unanimità della Giunta per le elezioni sulla decadenza, aveva imposto la sospensione di questo procedimento per aspettare una sentenza passata in giudicato della magistratura. Era palpabile oggi che il Pdl avrebbe voluto salvare Di Girolamo, che teme gli aspetti sordidi che queste dimissioni ulteriormente renderanno manifeste; ha così cercato fino all'ultimo una parvenza di nobiltà e di vittima. Gasparri, stralunato, ha urlato che noi saremmo stati costretti a votare le dimissioni, come se avessimo mai avuto qualche dubbio. Non possono accettare, non è nel loro dna. Hanno voluto archiviare Di Girolamo e salvare se stessi. Lo hanno anche applaudito.

Non è solo questione di liste: ebbene sì le vicende delle liste laziali ci appassionano, però ha davvero ragione oggi sul Corriere l'On. Stracquadanio (Pdl) a denunciare che la preferenza unica (e io aggiungo applicata ormai da quattro elezioni) ha creato un sistema mostruoso di elezioni regionali fondate su spese folli, via via crescenti, non legali perché tutti superano il limite dei 50mila euro, che dilaniano i partiti e azzerano di fatto ogni contenuto politico. Sarebbe utilissima una legge di principio bipartisan che modificasse la legge 165 del 2004 e proponesse un altro sistema elettorale per le regioni. È certo materia concorrente e siamo di fronte ormai alle arlecchinate elettorali, ma la politica nazionale potrebbe tentare une riflessione di fase e di sistema.

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