Tullio Monti mi invita al dibattito su Ernesto Rossi , all'Unione culturale. Un bel pomeriggio di lavoro sotto il patronato della Consulta torinese per la Laicità delle Istituzioni . Il dibattito si inserisce nel ciclo "Quando la libertà è altrove " degli istituti Gramsci, Gobetti, Salvemini, Rossetti.
Avrei desiderato partecipare più intensamente al ciclo di dibattiti, ma il tempo è quello che è e spero in una prossima pubblicazione. Si presenta il libro "Stato e Chiesa: Ernesto Rossi contro il clericalismo ", di Simonetta Michelotti, docente di Scienze Politiche all'Università di Siena. Partecipa anche (ecco la bella scoperta) Antonella Braga, brillante storica che lavora all'Istituto Storico della Resistenza di Novara , autrice di un imponente tomo edito Il Multino su "Un federalista giacobino: Ernesto Rossi pioniere degli Stati Uniti di Europa ", che è la sua tesi di Dottorato. Scopriamo di avere a Novara e a Verbania amici comuni.
Chiacchero un pò con Tullio Monti e le due studiose. Hanno interessi per il Pd, ma con molta circospezione.
Fra il pubblico c'è la mia cara amica Piera Egidi Bouchard che si autodefinisce "una laica con fede", scrittrice, pastore valdese, già dirigente del Movimento Femminista a Torino e per tanti anni militante del PCI. Del Pd dice "ma come fate a tenere insieme Odifreddi e la Binetti ? Questo partito va bene all'Italia ma non a noi." A noi vuol dire tante cose: a noi che abbiamo militato con quella passione, senza cesura tra pubblico e privato con tanta orgogliosa intransigenza. In quel noi c'era una compiaciuta antica separatezza del partito avanguardia pedagogica. Piera è una intellettuale esigente. Per ora non ci sarà.