Non smaltito ma ormai interiorizzato l’ entusiasmo per gli europei si torna alla realtà.. certo più bella per i giorni luminosi che ci stanno alle spalle.
Pessimo il ritorno….per il clima.. per i crescenti problemi di salute di mia mamma.. le complicazioni della badante che va in ferie e bisogna tallonare la possibile sostituta..
Stimolante, questa si, la situazione politica.
Qualche anno fa uscì un saggio di Hirschmann su rapporto fra la felicità pubblica e la felicità privata.
Cambia nel tempo, dipende dalle situazione storiche etc.
Io ho sempre pensato che la politica, come azione collettiva e finalizzata, è fonte di grandi soddisfazioni e motivazioni che danno senso anche alla vita privata.
Appartengo anagraficamente a una generazione per la quale il privato è politico e viceversa.
E allora godiamoci le nostre prossime imprese: l’utilizzo dei primi 25 milardi del Recovery plan, che può cambiare la nostra economia, la lotta contro la pandemia.. possiamo farcela.. salvare l’ estate e non compromettere la ripresa.
Personalmente sono per il modello Macron.. stringere sui vaccini.. ma non facciamone una guerra di religione..
Possiamo farcela su tanti piani.
Per noi torinesi incomincia la sfida più entusiamante.. vincere le comunali con un nuovo progetto per la città.
Mi auguro uno spirito nuovo, una coesione pragmatica anche fra diversi per raggiungere obiettivi di progresso e libertà.
Non c’è solo fatica nell’ orizzonte dei prossimi mesi, ma anche una buona dose di “felicità” pubblica.
Potremo goderci qualche buon risultato.