Skip to main content

Femminicidio in Messico, interrogazione parlamentare della senatrice Negri

By 05/03/2011Febbraio 17th, 2024Interrogazioni e Interventi

Atto Senato – Interrogazione a risposta scritta 4-04315  – presentata da  – MAGDA NEGRI

mercoledì 22 dicembre 2010, seduta n.480

NEGRI, SOLIANI, LEDDI, BIONDELLI, ANTEZZA – Al Ministro degli affari esteri – Premesso che:

a Ciudad Juarez, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti nello stato di Chihuahua, dal 1993 ad oggi oltre 900 donne, tra cui molte adolescenti e bambine, sono state assassinate secondo lo stesso rituale: rapimento, tortura, sevizie sessuali, mutilazioni, strangolamento;
si tratta soprattutto di giovani povere, per lo più indigene, lavoratrici delle maquilladoras, fabbriche di assemblaggio che utilizzano manodopera a basso costo, che trovano la morte o scompaiono nel nulla per essere poi ritrovate nel deserto, stuprate e ammazzate;

Continua in leggi tutto, con la risposta del rappresentante del Governo

nonostante da anni le mujeres de Juarez denunciano le sparizioni e lanciano appelli internazionali per fermare la strage, il Governo messicano continua a eludere le proprie responsabilità cercando di minimizzare la tragedia senza fornire documentazione che dimostri e provi le loro affermazioni;
la Polizia locale, dal canto suo, tende ad imputare sommariamente la colpa delle sparizioni a tentativi di fuga verso gli Stati Uniti o alla "cattiva condotta" delle ragazze e ha cercato di placare le proteste dell'opinione pubblica avvalendosi della testimonianza di persone che hanno confessato la loro colpevolezza sotto tortura;
la violenza sulle donne continua ad alimentare il fenomeno del cosiddetto "femminicidio" sulla base di una sostanziale impunità dei colpevoli e di un pericoloso intreccio con il clima di intimidazione
imposto dal narcotraffico;
considerato che:
tale fenomeno rappresenta la più vergognosa violazione dei diritti umani nella storia del Messico degli ultimi anni;
Italia e Messico condividono in seno alle Nazioni Unite l'impegno prioritario per la tutela dei diritti umani, come tra l'altro dimostrato dal comune tradizionale sostegno alla campagna abolizionista della pena capitale;
l'accordo di partenariato tra l'Unione europea e il Messico richiama esplicitamente quale sua base il rispetto dei diritti fondamentali;
il Governo e il Parlamento del Messico hanno istituito nel loro ambito organismi specificamente competenti per il monitoraggio e la protezione dei diritti umani, promuovendo in particolare programmi di formazione rivolti al personale pubblico;
la situazione dei diritti umani in Messico è oggetto di particolare attenzione da parte delle agenzie specializzate internazionali;
le autorità messicane hanno, nel corso degli ultimi anni, manifestato apertura e disponibilità allo scrutinio internazionale in materia di diritti umani, accettando in particolare su base volontaria l'istituzione nel proprio territorio di un ufficio ad hoc dell'Alto Commissariato dell'ONU per i diritti umani,
si chiede di sapere:
se, alla luce di quanto riportato in premessa, il Governo italiano non ritenga doveroso attivarsi con la massima urgenza nei confronti del Governo del Messico affinché si faccia garante della vita e della integrità fisica delle sue cittadine, nel compimento della Costituzione e di quanto stabilito nei trattati internazionali e si impegni per la diffusione di programmi per una politica integrale di prevenzione e ascolto per sanzionare e contrastare in modo definitivo il cosiddetto "femminicidio" e ogni altra forma di violenza contro le donne, e soprattutto, perché siano puniti i trasgressori;
quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di garantire che il Piano nazionale messicano per la tutela dei diritti umani sia pienamente attuato in tutte le sue implicazioni, con particolare riguardo ai comportamenti degli apparati federali e statali nei confronti dei cittadini, promuovendo il confronto ed il dialogo ed incentivando la collaborazione con il locale ufficio dell'Alto commissariato dell'ONU per i diritti umani;
inoltre, se non ritenga di verificare, in seno al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nonché nell'ambito delle scadenze istituzionali del partenariato tra l'Unione europea e il Messico, l'evoluzione della situazione dei diritti umani e del rispetto dei principi dello Stato di diritto in Messico, anche al fine di fornire a quel Paese ogni necessario supporto in termini di cooperazione bilaterale per l'accrescimento del livello di protezione e di sicurezza dei cittadini e del consolidamento delle articolazioni democratiche dello Stato e della società civile, segnalando comunque in tutti i contatti bilaterali l'esigenza che sia data piena attuazione alle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, anche in considerazione della presenza del Messico tra i Paesi osservatori presso il Consiglio d'Europa;
infine, se e quali azioni intenda promuovere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di consentire alle donne in generale, e soprattutto a quelle meno favorite, di essere adeguatamente protette contro le discriminazioni e le violenze di genere nelle diverse manifestazioni, con particolare riferimento ai femminicidi, ovvero contro qualsiasi atto o comportamento basato sul genere che causi morte, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, sia nell'ambito pubblico che in quello privato.

(4-04315)

Risposta all'interrogazione n. 4-04315
Fascicolo n.110

RISPOSTA. – L’Italia segue con grande attenzione, attraverso la nostra ambasciata a Città del Messico, le criticità verificatesi nel Paese riguardo la grave violazione dei diritti umani, in particolare a danno delle donne.
In ambito internazionale, il Messico è stato sottoposto nel febbraio 2009 all’Esame periodico universale (UPR) del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, meccanismo in base al quale tutti gli Stati membri vengono ciclicamente esaminati. In tale occasione, l’Italia ha rivolto una serie di domande e raccomandazioni. In particolare, proprio riguardo alla pratica di femminicidio denunciata nell'Interrogazione, l’Italia ha posto quesiti sui risultati delle indagini condotte sugli omicidi di donne a Ciudad Juarez e ha formulato raccomandazioni affinché sia fatta piena luce su tali crimini. Il Messico ha accettato tali raccomandazioni e si è impegnato a darvi seguito. Da parte italiana si intende verificare l’adempimento da parte delle autorità messicane di quanto promesso.
In precedenza, il Comitato sull’eliminazione della discriminazione contro le donne (CEDAW), l’organo dell’ONU preposto all’applicazione dell’omonima convenzione internazionale, aveva esortato il Messico a predispone una strategia per un’effettiva eguaglianza di genere e una maggiore tutela delle donne, esprimendo tuttavia apprezzamento per i provvedimenti adottati dal Governo messicano – già alla luce delle osservazioni fornite neI 2002 e nel 2006 – al fine di tutelare più efficacemente i diritti delle donne. Fra tali provvedimenti, si annoverano l’istituzione della Commissione nazionale per la prevenzione e lo sradicamento della violenza contro le donne, organo amministrativo decentrato alle dipendenze del Ministero dell’interno, ed altri organismi istituiti al livello locale, con lo scopo di fornire una risposta adeguata e coordinata ai problemi denunciati in ambito internazionale. L’Istituto nazionale per le donne (Inmujeres), inoltre, ha sostenuto campagne sui media nazionali per sensibilizzare l’opinione pubblica e ha promosso iniziative per migliorare la normativa giuridica al riguardo.
Il Messico collabora pienamente con l’attività dei titolari di “procedure speciali” istituite nell’ambito del Consiglio dei diritti umani, tra cui il relatore speciale sulla violenza contro le donne, che nel 2005 aveva effettuato una visita nello Stato.
In ambito europeo, tali questioni vengono costantemente evocate negli incontri con le autorità messicane, ultimamente nel corso del Dialogo strutturato Unione europea-Messico sui diritti umani che si è riunito a Città del Messico il 12 maggio 2010, nella cornice del partenariato strategico UE-Messico. In tale occasione è stata tra l’altro sottolineata, alla presenza del Commissario nazionale per la prevenzione e lo sradicamento della violenza contro le donne, Laura Carrera Lugo, la necessità di rendere effettive le osservazioni della Corte interamericana dei diritti umani circa il rafforzamento delle misure di protezione e di repressione dei crimini in questione, al fine di garantire una maggiore tutela delle donne, un maggiore grado di giustizia e un’adeguata compensazione alle vittime.
Si segnala, infine, che l’ufficio di Città del Messico dell’Alto Commissariato dell’ONU per i diritti umani, costituito nel 2002, ha promosso la pubblicazione di due studi sul femminicidio ed eguaglianza di genere e contribuito alla formazione di giudici federali e locali competenti in materia di diritti umani, in base agli elevati standard internazionali. Dal punto di vista operativo, l’ufficio, in stretta collaborazione con le autorità locali, svolge un’intensa attività di monitoraggio e controllo in tutte le aree in cui si registrano violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri
SCOTTI
(4 febbraio 2011)

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO