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Fiaccolata 25 aprile, continuum rosso fra vecchi e giovani

Anticipo congiunturale  per il ponte pasquale della storica fiaccolata  del 25 aprile. Meno gente, molti anziani, veri partigiani, ma anche molti giovani di Libera, di Acmos. Negli ultimi 4 anni attorno a Sel mi pare , e anche attorno ad altri settori universitari, mi pare sia nata una nuova soggettività di gioventù “resistente” ideologizzata, che dalla storia  e dal mito della resistenza trova alimento per qualificarsi  su scelte politiche più contemporanee. Uniscono la lotta alla mafia e la difesa della costituzione, così come la battaglia antifascist e ne fanno un continuum “rosso” dl’45 a oggi. Lì si sono collocati esponenti della sinistra giovanile e dei Ds e giovani promettenti. C’è molto di buono, ma anche di conformistico, la versione indebolita di “Resistenza rossa” anni’70. Un rappresentante di Acmos che ha fatto un intervento ha usato una sorta  di retorica fredda ideologizzata da precoce professionista della politica . Toccante l’intervento dell’ex magistrato Ottolenghi, 95enne, che con voce ultraflebile ci ha ridato la verità e l’umanità di quei momenti eroici della Resistenza, anche strazianti. Chiamparino ha trovato il questa speciale occasione un modo di dare alla piazza l’ultimo saluto da sindaco di Torino.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO