Giornata particolare: vado alle Molinette a far visita ad un amico che sta molto male.
Lo trovo forte e sereno.. parliamo di sport,.di persone, di politica.
A pranzo mi invita una comune amica, anche lei preoccupata della situazione.
Ci conosciamo da tanti anni.. non ci sembra vero che uno di noi sia in una simile difficoltà.
Parlando del più e del meno, e della sua casa a Priola, mi fa vedere un’antica cassetta che il suocero, nato nel 1907, si portava sempre con sè…
E’ una cassetta di lettere da un campo di prigionia tedesco vicino a Weimar.. e lettere di ritorno dall’Italia alla Germania.
Ne ho fotografate 3.
Due vengono dal campo dove fu imprigionato dopo l’8 Settembre.
Portano il francobollo di Hitler e bolli postali tedeschi.
L’altra lettera viene da Carrù, spedita dai famigliari.
Porta l’effigie del Re di Savoia, l’etichetta a colla della censura, e un motto fascista della Rsi: “E vincerà malgrado tutto”.
Per fortuna nè il Re, né Hitler, né la Rsi hanno vinto e il suocero della mia amica, come mio papà, da Stettino, tornò vivo, a piedi, attraverso l’Europa distrutta.
Adesso tutti e tutte stiamo con il fiato sul collo della mia amica perché affidi queste carte al Gobetti.. o all’Istituto Storico della Resistenza.. o qualsivoglia fondo di Storia contemporanea.
Lei esita.. ricorda l’anziano signore che non si separava mai dalla sua cassetta.
Ma la convinceremo.